CROTONE Le polemiche del Partito democratico della provincia di Crotone “sono un misto di gossip e aria fritta”. Replica così il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, alle accuse sollevate ieri dal Pd, che si era inserito in una polemica innescata dall’Ufficiale di governo di Papanice, Antonio Megna, nei confronti dell’assessore Luca Bossi. Nei giorni scorsi Megna aveva sollevato una forte polemica pubblica nei confronti di Bossi accusandolo di non avere mantenuto gli impegni presi a proposito di un intervento di riqualificazione da realizzare nel campo sportivo di Papanice. La polemica era stata a senso unico, cioè non c’è stata replica da parte dell’assessore chiamato in causa e non ci sono stati nemmeno chiarimenti da parte del sindaco Voce. In verità si aspettava un intervento di Voce, che chiarisse la situazione e mettesse pace tra i due che, in buona sostanza, svolgono ruoli istituzionali grazie al fatto che entrambi hanno ricevuto un incarico fiduciario da parte del sindaco (Bossi per la delega di assessore e Megna per la delega di ufficiale di governo). Il Pd, quindi, si è inserito in questa polemica ad una sola voce (quella di Megna) ed ha approfittato della circostanza per lanciare accuse su un presunto fermo delle attività messe in campo per realizzare opere pubbliche. In particolare ha fatto riferimento ad un fermo delle attività che riguardano l’intervento sulla “Piscina Coni” (lungomare di Crotone). Nella replica di oggi, Voce parla “del solito minestrone condito di inesattezze, luoghi comuni, mancata conoscenza dei fatti”. “Insomma – aggiunge – fuori dalla realtà. O meglio figlio di quella realtà parallela in cui si sono rifugiati dopo le scoppole elettorali che hanno preso e soprattutto dopo aver lasciato a chi oggi governa una città allo sbando”. Continuando, Voce scrive: “In questo ultimo polpettone affermano che la città attende risposte. Dovrebbero rivolgere a se stessi questa domanda. Quali risposte hanno dato ai cittadini quando erano al governo della città? Quali straordinarie opere questa città può annoverare grazie a loro? Quelle risposte che la città attendeva da anni le stiamo dando noi”. Il Pd nella nota di eri aveva accusato Voce di avere imbarcato nella sua maggioranza i consiglieri candidati nelle liste presentate da Enzo Sculco (Megna è uno di questi). Nella replica al Pd, Voce scrive: “Per quanto attiene l’atteggiamento degli ex sculchiani evidentemente quelli del Pd lo conoscono bene poiché il loro unico esponente in consiglio comunale proviene da lì”. Si riferisce al capogruppo del Pd, Andrea Devona, che è stato candidato in una lista che ha appoggiato la proposta a sindaco di Danilo Arcuri, scelto da Sculco. Mentre, però, Megna e Arcuri non hanno mai preso le distanze da Sculco, Devona lo ha fatto. C’è da ricordare, poi, che nelle elezioni che si sono concluse con la vittoria di Voce, il Pd non ha presentato una propria lista e nemmeno un candidato a sindaco. Al ballottaggio l’allora commissario provinciale, Franco Iacucci, invitò i propri elettori, con una nota pubblica, a votare Voce. Tornando alla replica di oggi, il sindaco di Crotone aggiunge: “Magari prima di ergersi a censori guardassero con attenzione in casa propria. E poiché i piddini si sono anche affacciati al balconcino con altre considerazioni, probabilmente perché sono eredi di una politica fatta a tale guisa, chiarisco che nel programmare da parte nostra c’è stato sempre un dialogo con i consiglieri comunali. In questo dialogo siamo stati sempre franchi con la chiarezza e la trasparenza che caratterizza la nostra attività amministrativa”. “La nostra – conclude Voce – è una amministrazione che dialoga con tutti ma che non anteporrà mai nulla ad un percorso delineato e che sta portando importanti risultati”.
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