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Catanzaro, a Palazzo De Nobili salpa la nuova maggioranza “centrosinistra+altri”

In Consiglio comunale si delinea il perimetro dello schieramento a sostegno del sindaco Fiorita. Restano decisivi gli apporti extra area progressista

Pubblicato il: 02/10/2024 – 9:32
Catanzaro, a Palazzo De Nobili salpa la nuova maggioranza “centrosinistra+altri”

CATANZARO A Catanzaro è salpata la nuova maggioranza comunale “centrosinistra+altri”, dove per “altri” si intendono consiglieri comunali non di centrosinistra ma pronti, fin quando sarà possibile, a dare un sostegno per senso di responsabilità (e per convenienza, non necessariamente politica). Il cosiddetto “mondo di mezzo”.  Per il sindaco Nicola Fiorita e la nuova Giunta ieri prima seduta di Consiglio comunale dopo la conclusione della crisi determinata dall’uscita dell’area riconducibile consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico e la nuova configurazione dell’esecutivo in senso progressista grazie al sostegno esterno degli ex avversari di Azione, guidati da Valerio Donato, lo sfidante di Fiorita ballottaggio del 2022.  Una seduta abbastanza esemplare, al netto di qualche tono fuori e sopra le righe, una seduta che ha detto che Fiorita può contare su un perimetro di sostenitori che ieri si è abbastanza definito ma che si può arricchire di ulteriori contributi a seconda dei casi e delle pratiche.

Il dibattito

Del resto, lo stesso Fiorita a inizio seduta, nel suo intervento per spiegare l’evoluzione della recente fase politica al Comune di Catanzaro, ha chiaramente detto che sul piano degli ideali non accetta “analisi del sangue” ma sul piano concreto poi alla fine contano i numeri, che senza apporti extra sono comunque striminziti anche con il sostegno esterno di Azione. Alla fine, alla sua coalizione classica e ai tre consiglieri di Azione Fiorita ieri ha aggiunto, incassandoli, il voto di Rosario Mancuso, “responsabile” da tempi non sospetti – va precisato per amore di verità – e quello di tre consiglieri comunali che erano nell’area Talerico ma che con lo “strappo” con Fiorita hanno abbandonato l’area di Talerico restando praticamente dov’erano, segnatamente Raffaele Serò, Giulia Procopi e Antonio Barberio. Questa è la maggioranza al momento abbastanza sicura per Fiorita: più o meno sono 17. Ma sono numeri variabili, perché i più attenti osservatori politici concordano sul fatto che “in corso d’opera”, tra seconde convocazioni, consiglieri comunali che si alzano al momento topico e “piccolo cabotaggio”, altri contributi arriveranno anche dai banchi dell’opposizione, un’opposizione che a sua volta non brilla per compattezza.

Il sindaco Fiorita ieri in Consiglio comunale

Per il resto, ieri il dibattito aveva essenzialmente come protagonisti due figure: Antonello Talerico, l’ex alleato, e Valerio Donato, il nuovo alleato di Fiorita, paradossalmente il bersaglio forse preferito degli attacchi in aula. Talerico si è scagliato contro «l’atto indecoroso dell’azzeramento della Giunta perché così si è voluto dare ingiustamente la colpa agli assessori», sostenendo poi che «ora in maggioranza entra quella Azione che in questi due anni ha spesso accusato l’amministrazione di atti illegali e incapacità, è un segno di mancanza di dignità oltre che – questo sì – in inciucio». Eugenio Riccio (Lega) ha parlato di pura e semplice «operazione di palazzo» da parte del sindaco Fiorita, Sergio Costanzo (Forza Italia) ha ricordato alla nuova Giunta che «noi sappiamo come farvi male», Marco Polimeni (Forza Italia) ha evidenziato come «in questa nuova maggioranza troviamo il centrosinistra ma anche esponenti vicini a Mimmo Tallini, ex alleati di Sergio Abramo e ora Azione, come faranno a essere produttivi per la città?». Quanto a Donato, ha motivato il sostegno esterno alla nuova Giunta Fiorita perché «altrimenti l’alternativa sarebbe stata lasciare la città in balia delle onde mentre così almeno possiamo dare un contributo programmatico», sottolineando che «non c’è stata alcuna richiesta di posti di un Giunta» e specificando che «è necessario porre rimedio a un deficit fondamentale di questo Consiglio comunale e puntare su alcune priorità programmatiche. Fiorita – ha aggiunto Donato – ha assicurato che farà questo ma il patto con lui è chiaro: se queste cose non si faranno Azione non ci starà più». Quindi, il voto sull’unica pratica all’ordine del giorno, con la nuova maggioranza che ha preso forma. Se ha preso anche slancio lo si scoprirà solo amministrando… (a. c.)

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