VIBO VALENTIA Un flash mob per “inaugurare” la tre giorni di Libera a Vibo Valentia. Inizierà domani l’evento nazionale “Contromafiecorruzione”, per la prima volta in Calabria, dell’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti. Da venerdì a domenica convegni, incontri e spettacoli teatrali «per ribadire l’importanza della rete sociale contro la ‘ndrangheta». Stamattina, gli studenti del liceo artistico Colao di Vibo hanno organizzato insieme all’associazione un flash mob per anticipare la manifestazione dei prossimi giorni. Cartelloni, bandiere e un lungo striscione sono apparsi dalle finestre dell’edificio, sito proprio di fianco al Comune. «Noi come studenti vogliamo aderire a tutti gli effetti e a quelli che sono i valori di Libera» spiega Kevin, rappresentante degli studenti. «Per noi la lotta alla mafia è un argomento delicato, siamo nati in un territorio in cui la criminalità organizzata è abbastanza radicata. Da parte nostra c’è il massimo impegno, vogliamo che la scuola non si nasconda e faccia la sua parte nel sensibilizzare sul tema»
Presente al flashmob anche l’assessore alla cultura del Comune di Vibo Stefano Soriano. «Un gran bel segnale per Vibo» risponde ai giornalisti a margine del flash mob. «È importante avere qui Libera e avere questo tipo di iniziative in una città che in passato è stata conosciuta dalle cronache per le operazioni antimafia. È un segnale positivo per tutti quelli che vogliono ribellarsi alla criminalità organizzata». Invertire la rotta ripartendo dai giovani, rendendoli protagonisti come oggi. «Stiamo cercando di programmare per questo anno scolastico una serie di attività all’interno delle scuole perché la cosa migliore è rivolgersi ai giovani. È fondamentale lavorare con loro».
«C’è nel nostro paese l’esigenza di rimettere al centro l’azione politica e sociale, il tema del contrasto alle mafie e la corruzione» afferma il referente regionale di Libera Giuseppe Borrello. «Ma c’è anche un’altra necessità, quella di alimentare una narrazione diversa della nostra regione che possa andare oltre gli stereotipi, una narrazione che possa alimentare la voglia, la volontà dei nostri giovani di rimanere, di immaginare un futuro nella nostra terra. I protagonisti di questi tre giorni saranno sicuramente le tante esperienze positive e sociali che raccontano la storia di una Calabria coraggiosa. E queste esperienze dimostrano che si può fare, ma bisogna uscire dalla logica della lamentela, dalla logica della delega e provare a dire alla nostra attraverso l’impegno e la partecipazione».
«Questo – continua – è un territorio che in passato è quello con il più alto numero di omicidi in proporzione alla popolazione, un territorio dove ci sono stati tantissimi casi di lupara bianca. Ma anche il territorio delle grandi operazioni condotte dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, delle grandi iniziative dove questa comunità ha voluto dimostrare chiaramente da quale parte sta. Oggi – conclude Borrello – abbiamo il rischio di fare qualche passo indietro per mancanza proprio di uno scatto in più e allora questa è un’occasione assolutamente da non perdere per dimostrare ancora una volta questa comunità da quale parte vuole stare». (Ma.Ru.)
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