Presentato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il programma nazionale esiti. Valutate le performance di 1363 ospedali pubblici e privati in base a 205 indicatori. Il Direttore Generale di Agenas Antonio Mantoan, ha dichiarato che «dopo gli effetti della pandemia, diminuisce il divario tra Nord e Sud e, anche Calabria e Sicilia, per anni maglia nera, fanno un balzo in avanti per miglioramento dell’assistenza ai pazienti. Iniziano ad esserci eccellenze anche al Sud con reparti ospedalieri di buona qualità. Questo credo sia anche il merito del Commissario Occhiuto e della sua squadra», continua Mantoan. «I miglioramenti rispetto all’anno 2022 si sono registrati presso l’Ospedale Spoke di Paola (risultato al 10°posto fra le strutture ad alto volume che hanno raggiunto la soglia del 75% nel 2023 rispetto al 60% dei tre anni precedenti) dove gli interventi chirurgici per frattura del collo del femore su pazienti di età superiore ai 65 anni vengono effettuati entro le 48 ore dall’accesso».
Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: «Il Direttore Generale di Agenas, l’ha definito balzo in avanti, dando merito al lavoro che la Struttura Commissariale sta facendo. Finalmente la Calabria recupera posizioni per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario, questo riconoscimento ci da gli stimoli giusti per fare ancora meglio e per continuare con determinazione le scalate che ci aspettano». Il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, il dottor Antonio Graziano ha dichiarato: «Questo riconoscimento da parte di un soggetto terzo, autorevole, quale Agenas, certifica il cambio di passo della Governance Regionale e della nostra Asp. La sanità sta cambiando, sta evolvendo, sta gradualmente diminuendo il divario fra i territori e le Aziende sanitarie ed ospedaliere tradizionalmente virtuosi del nord e le Aziende del sud, Calabria in primis. Il lavoro da fare è notevole, ovviamente, per colmare questo gap atavico, frutto di disorganizzazione, mancanza di una visione “alta” sulla sanità, scarso senso di appartenenza in chi lavora nelle Aziende, assenza di una vera programmazione e pianificazione strategica. Come Asp di Cosenza siamo ovviamente orgogliosi per questo risultato, frutto di un lavoro di squadra da parte del dott. Massimo Candela e del suo gruppo di lavoro, cui va il mio ringraziamento per ciò che stanno facendo in sinergia con la Direzione strategica dell’Azienda che ha reso possibile realizzare siffatti modelli organizzativi che hanno portato a questo encomiabile risultato. Noi continueremo a lavorare con la stessa passione e determinazione, con uno spirito di ascolto verso chi ha a cuore la buona sanità, ben consapevoli che insieme si affrontano le sfide, insieme si vincono le battaglie, insieme si costruisce anche in Calabria un modello di sanità degna di un Paese civile. In tutto questo abbiamo il supporto, il sostegno del nostro Presidente Occhiuto, vero artefice di questa inversione di tendenza proiettata verso la normalizzazione del nostro SSR, apprezzata anche da organismi autorevoli e prestigiosi come Agenas».
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