«E’ in pericolo», il Consiglio di Stato riassegna il programma di protezione ad un testimone di giustizia cosentino
Il Tar aveva escluso il periculum per la vittima di estorsione da parte del clan Abbruzzese. Accolta la tesi dell’avvocato Enrico Morcavallo

COSENZA Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (sezione terza), ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Enrico Morcavallo e sospeso l’ordinanza del Tar che aveva escluso il periculum e sospeso il programma di protezione per il testimone di giustizia cosentino, A.T. «Considerato che, alla luce delle esigenze di sicurezza rappresentate da parte appellante, può ritenersi sussistente il pericolo di un pregiudizio di estrema gravità e urgenza e che pertanto l’istanza cautelare può essere accolta fino alla valutazione collegiale dell’appello». L’imprenditore era stato vittima di una estorsione da parte del clan Abbruzzese di Cosenza per un terreno situato in via Romualdo Montagna a Cosenza. Circostanza emersa nell’operazione denominata “Testa del Serpente”. (f.b.)