CATANZARO Nessuna dismissione, anzi la valorizzazione dei presìdi che insistono nelle aree in cui sorgeranno i nuovi grandi ospedali, e la rivalutazione dell’offerta ospedaliera dei punti nascita. La riorganizzazione della rete ospedaliera della Calabria, adottata nei mesi scorsi in almeno due versioni, trova un punto fermo in un decreto della struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto che prende atto del parere del tavolo di monitoraggio ministeriale e delle osservazioni allegate allo stesso parere. Un parere positivo con prescrizioni, alle quali adesso la Regione dà riscontro con una serie di misure e di obiettivi che confermano sostanzialmente quanto già emerso nelle scorse settimane e che comunque puntualizzano la rete ospedaliera della Calabria.
In particolare, nell’ultimo Dca commissariale, adottato ieri, si specifica che «coerentemente con quanto prescritto nel verbale ministeriale, verrà avviato un monitoraggio specifico dell’Azienda ospedaliera universitaria Dulbecco di Catanzaro, al fine di ridurre le Unità operative complesse in esubero (oltre trenta, ndr) rispetto al bacino di utenza secondo un cronoprogramma quinquennale…». E ancora – si legge nel decreto – «nell’Area Centro, l’accorpamento delle due Emodinamiche dell’Aou Dulbecco, per come dettato nelle prescrizioni, avverrà, al fine di garantire la continuità dell’offerta clinico-assistenziale, con l’attivazione della Uo di Emodinamica dell’Asp di Crotone». Nella presa d’atto del parere del tavolo ministeriale, inoltre, il Dca specifica che «gli attuali presidi ospedalieri che insistono nelle aree territoriali di riferimento degli ospedali da realizzare (Ospedale della Piana, Ospedale della Sibaritide e Ospedale di Vibo Valentia) non saranno oggetto di dismissione e il loro ruolo sarà valorizzato anche successivamente al completamento dei predetti nuovi ospedali». E infine – si rimarca – «si procederà alla rivalutazione dell’offerta ospedaliera dei Punti Nascita. In particolare, la rivalutazione del Punto Nascita del presidio ospedaliero Basso Ionio di Soverato dell’Asp di Catanzaro e la rivalutazione del Punto Nascita della struttura privata accreditata IGreco Ospedali Riuniti S.r.l. di Cosenza. C’è anche una prospettiva legata alla sanità cosentina nel Dca: «La sottoscrizione tra la Regione Calabria e l’Università degli Studi della Calabria recante la disciplina dell’integrazione fra attività didattiche, assistenziali e di ricerca, quale momento propedeutico alla costituzione dell’azienda ospedaliero- universitaria, porterà gradualmente alla trasformazione dell’azienda ospedaliera “Annunziata – Mariano Santo – Santa Barbara” in azienda ospedaliera integrata con l’Università degli Studi della Calabria. Tale protocollo – riporta il decreto – permetterà al personale docente universitario di integrarsi con il personale ospedaliero garantendo la giusta sinergia tra assistenza, didattica e ricerca, nell’interesse congiunto della tutela della salute collettiva». (a. cant.)
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