Spaccio di droga per il “gruppo Porcaro”, annullata l’ordinanza di Bruno Bartolomeo
Lo ha deciso la Cassazione in merito al coinvolgimento nell’inchiesta “Recovery”, accogliendo il ricorso dell’avvocato Scarpelli

ROMA Nell’inchiesta denominata “Recovery”, è accusato dalla Dda di Catanzaro di aver promosso, diretto, organizzato, finanziato e partecipato ad un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti», attiva nel Cosentino. Bruno Bartolomeo è considerato soggetto gravitante nel gruppo riferibile all’ex reggente del clan degli “Italiani” Roberto Porcaro. La Corte di Cassazione, ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato dell’indagato, il legale Mario Scarpelli, è annullato con rinvio per un nuovo riesame l’ordinanza emessa nei confronti di Bartolomeo.
Quest’ultimo è coinvolto anche nell’operazione denominata “Open Gates” e in un’altra indagine condotta dalla procura di Cosenza che ha portato ad indagare cinque persone (tra cui Bartolomeo) accusate di detenzione e spaccio di hashish, cocaina e marijuana. Anche in questo caso, la Cassazione aveva annullato con rinvio per la posizione dell’uomo ritenuto vicino alla mala cosentina. (f.b.)
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