CATANZARO In un’atmosfera di profonda commozione è stata aperta alla Cittadella, la sede della Regione Calabria, a Catanzaro, la camera ardente di Giuseppe Chiaravalloti, già alto magistrato e già governatore dal 2000 al 2005 scomparso ieri all’età di 90 anni. La camera ardente è stata allestita nella sala San Francesco di Paola del palazzo regionale.
Alla Camera ardente sono presenti i familiari più stretti di Chiaravalloti, tra cui la figlia Caterina, anche lei magistrato, oggi presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria. A rendere omaggio a Chiaravalloti il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e il presidente della Regione Roberto Occhiuto, rappresentanti della Giunta regionale tra cui il vicepresidente Filippo Pietropaolo e l’assessore Giovanni Calabrese, dirigenti della Regione, vari rappresentanti delle istituzioni e della politica calabrese tra cui alcuni ex assessori regionali con Chiaravalloti come Saverio Zavettieri, Pino Gentile, Giovanni Dima e Ganfranco Luzzo, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, e il segretario del Nuovo Cdu Mario Tassone. Presenti anche rappresentanti della magistratura tra cui il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Concettina Epifanio, e il neo procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, che hanno abbracciato Caterina Chiaravalloti. I funerali di Chiaravalloti si terranno nel pomeriggio alle ore 15 alla Basilica dell’Immacolata di Catanzaro.
Diverse le testimonianze in omaggio a Chiaravalloti. Wanda Ferro: «Ricordiamo un uomo di straordinaria cultura, di straordinaria umanità e grande ironia che non ha mai perso il senso di amore verso questa terra, il contatto con la propria gente. Va via non soltanto un magistrato di valore, ma un uomo da quelle grandi capacità umani che diventano sempre fondamentali in questo nostro tempo». Filippo Pietropaolo: «Ho avuto la fortuna di conoscere Chiaravalloti come presidente ma anche dal punto di vista umano, persona di grandissima cultura, rettitudine morale e capacità amministrativa fuori dal comune. La nostra riconoscenza e il nostro saluto sono doverosi». Infine, Mario Tassone: «Un momento di cordoglio e di riflessione, per ricordare il valore di Peppino Chiaravalloti del quale ho ricordi bellissimi un uomo dalla grande carica umana. Una figura che ci invita anche a guardare al futuro». (c. a.)
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