COSENZA Una svolta per la sanità cosentina ma anche per l’intera sanità calabrese. L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha approvato i bilanci pregressi, vale a dire i bilanci di esercizio degli anni passati non formalmente adottati con proprio provvedimento. Nell’albo pretorio dell’azienda sono consultabili i bilanci di esercizio 2019, 2020 e 2021 adottati “in deroga” dall’attuale direttore generale dell’Asp Antonio Graziano grazie a uno sforzo davvero immane e molto complesso, essendoci la necessità di ricostruire una gestione finanziaria risalente molto indietro nel tempo anche se – si legge nelle delibere – “sostanzialmente i documenti contabili sono presenti su sistemi informatici in uso all’ente i cui saldi risultano storicizzati negli anni di riferimento”, osservandosi poi che i bilanci pregressi “circoscrivono la rendicontazione economico-finanziaria dell’ente”. Tra i tantissimi dati contenuti nei bilanci, da segnalare quelli relativi al risultato di esercizio, che fa segnare una perdita di oltre 43 milioni nel 2019, di oltre 19 milioni nel 2020 e di 1,5 milioni nel 2021. Al di là dell’aspetto numerico, tuttavia, l’approvazione dei bilanci pregressi dell’Asp di Cosenza ha anche un significativo rilievo “politico” perché, insieme all’approvazione dei bilanci pregressi dell’Asp di Reggio Calabria, anche questa avvenuta nelle scorse settimane, consente di chiudere sostanzialmente la fase della contabilità orale della sanità calabrese e dunque di concretizzare un presupposto fondamentale per l’uscita della sanità calabrese dal commissariamento, oltre a concretizzare un preciso obbligo di legge, perché la “deadline” per l’ok ai documenti contabili delle due Asp è fissata a fine marzo. Tra l’altro si ricorderà che alcuni anni fa la vicenda della mancata approvazione dei bilanci all’Asp di Cosenza era stata anche al centro di un’inchiesta della magistratura. (a. cant.)
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