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L’EVENTO

Carlopoli festeggia i suoi “primi” 400 anni

Un appuntamento che l’amministrazione comunale ha voluto fosse il punto di partenza di un anno intero di celebrazione

Pubblicato il: 07/02/2025 – 19:17
Carlopoli festeggia i suoi “primi” 400 anni

Il 6 febbraio del lontano 1625 un piccolo ma determinato gruppo di persone si rivolge a quello che, all’epoca, era il proprietario del feudo di Tiriolo, nell’appello gli uomini provenienti da Panettieri e da altri antichi casali di Scigliano, avanzano una richiesta specifica e cioè quella di poter costituire un casale dotato di autonomia. Il conte Carlo Cigala, spinto anche dalla volontà di diventare Principe, asseconda la richiesta e concede la fondazione feudale del casale che in suo onore venne chiamato appunto Carlopoli.

Nasce così il percorso di questo antico borgo della Presila catanzarese che nel 1832 divenne comune, nel 1869 in forza di un regio decreto assorbi il vicino comune di Castagna ed è attualmente impegnato nel recupero di uno dei luoghi più suggestivi dell’intera regione e cioè quella monumentale e maestosa Abbazia di Santa Maria di Corazzo la cui storia si incrocia con quella di Gioacchino da Fiore, che proprio a Corazzo vestì l’abito monacale, divenendone subito dopo abate. Ieri, in una giornata carica di emozione, a Carlopoli è stata celebrata la ricorrenza dei suoi 400 anni di vita, un appuntamento che l’amministrazione comunale di Carlopoli ha voluto fosse il punto di partenza di un anno intero di celebrazione. «È un giorno carico di profonda commozione, ci sentiamo tutti coinvolti in questa che per noi è una giornata dal sapore storico. Da oggi – spiega al Corriere della Calabria il sindaco di Carlopoli Emanuela Talarico – partiranno una serie di iniziative culturali che spero vedano come protagonisti soprattutto i ragazzi perché per loro è un’occasione preziosa di formazione culturale, saranno loro infatti i protagonisti delle decisioni del domani, loro contribuiranno allo sviluppo ed alla crescita della nostra comunità». «In questa occasione abbiamo anche voluto inaugurare l’Archivio Storico Comunale, grazie ad un contributo della Regione Calabria – aggiunge Talarico – abbiamo la possibilità di preservare per le generazioni future un patrimonio costituito da una documentazione che sebbene frammentaria è particolarmente importante e, soprattutto, si stava deteriorando nei magazzini comunali». La celebrazione dei 400 anni è per la comunità di Carlopoli l’occasione per riscoprire la propria storia e, in definitiva, per riscoprire sé stessi ed il proprio ruolo in un divenire lungo quattro secoli. «Io stessa – dice il primo cittadino carlopolese – non conoscevo tutti gli aspetti di questa storia, ne esco con una consapevolezza nuova e vivo oggi la mia esperienza di sindaco con un rinnovato amore per il nostro paese. Mi ritrovo primo cittadino di Carlopoli in occasione dei suoi 400 anni, un caso fortuito che tuttavia mi fa avvertire tutto il peso della responsabilità, ecco perché esprimo profonda gratitudine verso tutti i cittadini e tutti i sindaci che prima di me hanno amministrato questo comune».

All’iniziativa che ha dato il via ufficiale al programma di celebrazioni lungo un anno ha partecipato, con il doppio profilo istituzionale e personale, il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «Non potevo non esserci – spiega Mancuso – perché con questa comunità e questi luoghi ho un legame particolare. Qui ci sono le mie origini, i miei nonni e mio padre erano proprio di Carlopoli. Ovviamente, al di là del coinvolgimento emotivo e personale, la mia presenza ha anche il significato di chi è pienamente consapevole del fatto che queste amministrazioni comunali che governano territori delle aree interne hanno bisogno di appoggio, di vicinanza». «Abbiamo il dovere – aggiunge ancora Mancuso – di stare vicino a questi amministratori coraggiosi cercando di fare di più e meglio per le esigenze delle comunità che governano». Le considerazioni del Presidente Mancuso richiamano alla mente l’efficace definizione che Franco Arminio fa di quelle aree interne opportunamente ridefinite “aree intense”. «Questi luoghi – spiega Mancuso – vivono un drammatico problema di spopolamento, stiamo cercando di raccontare una Calabria diversa dove poter incentivare investimenti, creare opportunità di lavoro, consentire ai giovani di poter scegliere se rimanere o andare via. È difficile non neghiamocelo, la differenza oggi la fanno una mutata consapevolezza ma anche e soprattutto le infrastrutture ed i collegamenti». Sull’archivio storico comunale inaugurato a Carlopoli e sul sostegno offerto dalla regione il presidente Mancuso evidenzia il ruolo della burocrazia regionale «su moltissimi aspetti si fa un buon lavoro ed i bandi consentono anche a paesi piccoli come Carlopoli di poter usufruire di fondi regionali e garantire servizi importanti per i cittadini». (redazione@corrierecal.it)

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