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«Qui il segno della presenza di Dio». L’abbraccio d’amore tra don Mimmo Battaglia e Catanzaro – FOTO

Il Cardinale di Napoli nella sua chiesa di origine per una solenne celebrazione. La commozione dei fedeli. Un pensiero per Papa Francesco

Pubblicato il: 28/02/2025 – 19:25
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«Qui il segno della presenza di Dio». L’abbraccio d’amore tra don Mimmo Battaglia e Catanzaro – FOTO

CATANZARO «Un abbraccio che ricambio con tutto il cuore, perché è bellissimo essere qui dopo tanto tempo». A Catanzaro don Mimmo Battaglia è “don Mimmo Battaglia” prima ancora che cardinale, il cardinale che oggi guida la chiesa di Napoli ma che a Catanzaro ha lanciato i semi della sua missione pastorale. E Catanzaro accoglie don Mimmo Battaglia con un abbraccio che è segno di amore ma anche di ringraziamento per l’opera che il prete degli ultimi ha svolto qui e ora svolge nella chiesa con un impegno e uno sforzo universali. Accolto dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace, monsignor Claudio Maniago, il cardinale Battaglia ha tenuto nella Basilica dell’Immacolata del capoluogo una solenne celebrazione eucaristica – la sua prima messa da Cardinale – che è stata anche un’occasione davvero speciale «per pregare per la salute del Santo Padre Francesco e per ringraziare il Signore per la scelta del Pontefice, che rappresenta un dono per tutta la Chiesa e in particolare per la comunità calabrese», ha riferito monsignor Maniago.

Molti i saluti commoventi di don Mimmo Battaglia con i catanzaresi che si sono avvicinati a lui per avere un gesto di conforto, ricambiato puntualmente, con il sorriso e con parole di affetto. «Ringrazio davvero il fratello vescovo Claudio per essere qui, l’emozione – ha commentato don Mimmo Battaglia – è grande. E ringrazio il Signore e prego sempre di più perché questa chiesa di Catanzaro possa essere davvero quel segno bello della presenza del regno di Dio in questo territorio». A sua volta, l’arcivescovo Maniago così ha salutato il Cardinale di Napoli: «E’ bello riportare un fratello che ho conosciuto fa nella sua chiesa di origini, qui sono le sue radici e qui ha vissuto e lavorato. Poi, la sua umanità, prima ancora che è la sua fede che è un tratto distintivo, è prezioso per me e per questa diocesi: è un figlio di questa terra, e questo è di stimolo ed esempio perché questa chiesa può fare tanto ed è esempio dei frutti che possono venire da queta Chiesa che ha tanto da dire e tanto da dare».

L’omelia

«La nostra terra ha bisogno di quella speranza che non tradisce di quella forza che non si arrende, di quella luce evangelica capace di ridestare i cuori al coraggio e al sorriso che nasce dalla certezza di sapere che l’ultima parola, l’ultima parola appartiene al Signore della vita”. Così un emozionatissimo don Mimmo Battaglia, nell’omelia, nella quale si è affidato a «Maria donna di pace, sognatrice di unità, tessitrice instancabile di fraternità, madre della nostra chiesa. Non stancarti mai – ha detto il cardinale che, più volte, si è rivolto alla comunità ecclesiale catanzarese parlando di “Chiesa mia” – di ripeterci le parole del tuo figlio che ci invitano a dismettere le corazze dell’individualismo per indossare l’abito luminoso dell’amore fraterno e i calzari semplici e poveri della speranza, quella speranza di cui la nostra Calabria ha più che mai bisogno». (a. c.)

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