Gestione e riutilizzo dei beni confiscati, la Regione Calabria mette in campo oltre 45 milioni
Il piano promosso dal vicepresidente della Giunta, Pietropaolo: «Ci stiamo mettendo al passo con le altre amministrazioni»

CATANZARO Un investimento di oltre 45 milioni per la restituzione dei beni confiscati alla collettività, per finalità sociali ed istituzionali, attraverso azioni di recupero sistematiche e strutturate sul territorio, per garantire la gestione del bene. E’ una delle finalità del Piano di settore della Regione Calabria – approvato con deliberazione di Giunta regionale – per la valorizzazione e la gestione dei beni confiscati: il piano è stato al centro della riflessione nella seconda Conferenza nazionale sui beni confiscati in corso alla Cittadella a Catanzaro, alla presenza dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, della sottosegretaria di Stato, Wanda Ferro, e del vicepresidente con delega ai beni confiscati, Filippo Pietropaolo, e di rappresentanti anche di altre Regioni. Il Piano della Calabria si attua attraverso due Azioni, la 4.3.2: “Altre infrastrutture sociali che contribuiscono all’inclusione sociale nella comunità”, che ha una dotazione finanziaria di euro 17.352.718,00, e la 4.h.2: “Promuovere l’innovazione sociale, per lo sviluppo di nuovi servizi di welfare e sostenere l’imprenditorialità sociale”, finanziata con risorse peri a euro 16.278.558,02 del programma regionale Calabria Fesr Fse+ 2021/2027, nonché dall‛accordo di coesione Fsc 21/27 per 13.594.000,00.
L’intervento di Pietropaolo
La conferenza nazionale – ha spiegato Pietropaolo – «è un incontro che ormai sta diventando un appuntamento costante per la Regione Calabria perché riteniamo che sia importante annualmente confrontarsi con le esperienze delle altre regioni. La Regione Calabria si sta mettendo al passo con le altre regioni, soprattutto quelle del Sud, per l’utilizzo in maniera corretta di questi beni confiscati. E quindi fare un confronto ogni anno con l’esperienza delle altre regioni è utile. Ma abbiamo voluto anche affrontare altre tematiche importanti, come la dispersione scolastica, con l’intervento anche dell’Ufficio scolastico regionale: affrontiamo il tema di tutelare in modo possibile i minori attraverso iniziative di sicurezza urbana. Infatti l’evento è organizzato anche con il Fondo Italiano della Sicurezza Urbana-Fisu». (c. a.)
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