LAMEZIA TERME È cresciuto all’ombra del fratello Salvatore, morto a Carpi nel 1991, ne ha preso il posto dopo la sua morte, e ha rafforzato la sua «carica intimidatrice» oltre che e le proiezioni in numerose «attività illecite di natura economica». Gli inquirenti della Distrettuale antimafia di Bologna definiscono così l’immagine di Giuseppe Arabia, classe 1966, considerato un «esponente di vertice della consorteria ‘ndranghetistica operante in Emilia».
Un profilo tratteggiato grazie alle emergenze investigative ricavate dagli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, ma anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
Giuseppe Arabia è tra le persone arrestate all’alba di oggi, nel corso del blitz ribattezzato “Ten”, su ordine del gip del Tribunale di Bologna, Alberto Ziroldi, su richiesta della Dda di Bologna. Quella di “Pino u’ nigru”, già condannato in via definitiva e considerato «è una parabola criminale originale: prima cresciuto nell’alveo della cosca Dragone, una volta terminata la sanguinosa guerra di ‘ndrangheta si sarebbe allineato con la potentissima – e vincitrice – cosca Grande Aracri.
Dall’inchiesta sono emersi, poi, alcuni dettagli legati proprio alla figura di Giuseppe Arabia, a cominciare dal suo lungo periodo di detenzione, dall’ottobre 2005 al settembre 2014, dopo la condanna rimediata al termine del processo “Grande Drago”. La sua “sopravvivenza” da detenuto, infatti, sarebbe stata garantita dal business portato avanti dai nipoti, Giuseppe Arabia (cl. ’89) e Nicola Arabia (cl. ’95), anche loro arrestati questa mattina, e agli introiti derivanti dalle false fatturazioni, corebusiness della famiglia. Quindi il boss Arabia «circondandosi di alcune giovani leve nel frattempo cresciute» come i nipoti figli di Salvatore, avrebbe mantenuto i contatti con l’esterno e, una volta terminata la carcerazione, avrebbe «riannodato in proprio i fili dell’attività illecita», dando corpo ad un gruppo parafamiliare inserito all’interno del più ampio sodalizio ‘ndranghetistico emiliano già disarticolato dalle operazioni Aemilia, Grimilde e Perseverance e, quindi, in piena fase di riorganizzazione.
Ma non è tutto. È in particolare il racconto di un collaboratore di giustizia, Antonio Valerio, a svelare agli inquirenti quello che si può definire un piano omicidiario ai danni di Pino “’U Nigru”. A richiederlo sarebbe stato Gaetano Blasco, pronto anche a finanziare l’omicidio, perché riteneva Arabia uno dei responsabili dell’omicidio del fratello Salvatore Blasco, ucciso il 22 marzo 2004. «Poi nel 2004 si pretendeva l’uccisione di Pino Arabia e lo doveva fare, l’incarico gli era stato dato diretto a Gaetano Blasco», racconta Antonio Valerio, elemento di spicco del clan operante in Emilia, legato ai Grande Aracri, imputato nel processo “Aemilia”, «venne da me e mi disse: “ascolta, io guido la moto, lo spari tu?”». Il placet all’omicidio di Pino Arabia sarebbe arrivato dal boss Nicolino Grande Aracri, anche se detenuto. A salvare la vita di Pino Arabia furono due circostanze fortunate: le titubanze di Blasco e, soprattutto, l’arresto dello stesso Arabia.
Secondo le accuse, il gruppo capeggiato da Giuseppe Arabia, oltre alla vocazione imprenditoriale, avrebbe mostrato una certa attenzione alla disponibilità di armi, in quella che gli inquirenti della Dda di Bologna definiscono una «inquietante proiezione box-to-box» con il territorio di Cutro. È qui, ad esempio, che nel 2020 Pino ‘U Nigru si era trasferito. Per l’accusa, un vano tentativo di «defilarsi a seguito di attività investigative in corso» e di allontanare il proprio nome dal gruppo criminale. Anche perché i tabulati telefonici avrebbero consentito di definire una «periodica presenza di Giuseppe Arabia» e contatti con quei familiari, anche indagati nell’ambito del presente procedimento penale, che hanno continuato ad essere residenti e operativi nel territorio di Reggio Emilia e, in generale, su quello emiliano. (g.curcio@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x