CATANZARO Non un semplice completamento, ma un profondo restyling finalizzato a trasformarlo nel più importante porto turistico della Calabria. La “nuova” vita del porto di Catanzaro è racchiusa nel progetto che questa mattina è stato presentato in un incontro pubblico nella sede della Camera di Commercio dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Un progetto da oltre 41 milioni, con un investimento pubblico e privato, che punta a dare finalmente un futuro preciso a un’infrastruttura nata negli anni ’50 ma in realtà mai realmente decollata, assecondando una potenziale vocazione della città qual è quella turistica. «E’ la più grande sfida della nostra amministrazione», ha commentato il sindaco Fiorita spiegando che «non si tratta soltanto di realizzare un porto ma di modificare tutto l’ambiente circostante e di cambiare per sempre il futuro di Catanzaro».
Il progetto – è stato spiegato nell’incontro – è quello di «incentivare l’offerta turistica della città di Catanzaro e del territorio circostante mediante una adeguata offerta per la nautica da diporto, assi curando al contempo adeguati spazi e servizi rivolti all’attività della pesca professionale e alla cantieristica nautica». Tra gli interventi previsti nel progetto (allegato alla fine dell’articolo) il completamento della banchina di riva, la costruzione di opere foranee interne al bacino, la costruzione di tre nuovi edifici destinati rispettivamente ad ospitare un centro servizi, gli uffici della Capitaneria di porto e le officine della cantieristica, la posa in opera di un sistema di pontili galleggianti.
«Iniziamo un percorso molto complicato – ha poi aggiunto Fiorita – che è quello di trovare un partner privato che non soltanto ci aiuti a realizzare economicamente la mole di lavori previsti, ma soprattutto assuma sin da subito la concessione e quindi porti quel know-how di professionalità che può farci fare un salto di qualità. È una sfida che ha le sue difficoltà, ma che vale la pena combattere. Non siamo soli, non siamo stati soli. Devo ringraziare la Regione Calabria, in particolare il presidente Mancuso, perché – ha evidenziato il sindaco – ci ha aiutato a superare anche le difficoltà che erano generate dalla necessità di trovare ulteriori risorse per adempiree alle prescrizioni contenute nella valutazione dell’impatto ambientale». «Non sarà facile, ma siamo partiti. Mi permetto di dire che è un sogno che dopo tanti anni diventa realtà, quel sogno che è cresciuto nel cuore e sul viso delle persone che questo porto lo hanno visto costruire», ha sostenuto a sua volta il vicesindaco Giusi Iemma. Quindi Mancuso: «Speriamo che finalmente si possano mettere anche il mare e la portualità come spot del nostro territorio, e che questa giornata serva per programmare il futuro della città». Mancuso infine si è tolto qualche “sassolino”: «Si accusa la Regione e in particolare il governatore Occhiuto di avere trascurato Catanzaro. Io ricordo i 12 milioni per lo stadio (prima erano 9), i 12 milioni del porto, 4 milioni per il lungomare, altri investimenti: non penso che le altre città abbiano avuto quello che ha avuto Catanzaro. Ci vuole una buona sinergia tra Comune e Regione, ma penso che questo ci sia. Io non mi sono mai precluso nulla, nonostante Fiorita abbia vinto le elezioni comunali e noi eravamo all’opposizione. Penso – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – che abbiamo dimostrato che teniamo alla città programmando opere che rimarranno sul territorio». (c. a.)
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