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La storia del 16enne Antonio Arena: i nonni reggini e la Nazionale, partendo dall’Australia

Con la maglia del Pescara pochi giorni fa è stato il più giovane di sempre a debuttare e segnare nei professionisti in Italia

Pubblicato il: 19/03/2025 – 11:01
La storia del 16enne Antonio Arena: i nonni reggini e la Nazionale, partendo dall’Australia

CROTONE Da Sydney a Pescara. È il percorso di Antonio Arena, nato il 10 febbraio 2009, migliaia di chilometri da Reggio Calabria, paese dei suoi nonni. Papà Antonino e mamma Melissa a stringerlo forte in braccio. Tra i quartieri della città australiana inizia tutta la sua storia. Una scuola calcio, la Ucchino Football, poi i Western Sydney Wanderers, quindi la chiamata del Pescara, a settembre 2023 per un viaggio di sola andata verso un sogno. Quest’anno, 3 reti in 11 presenze (552 minuti giocati) sotto età con la Primavera, con cui aveva già esordito nella passata stagione (Pescara-Spezia 2-2, 6 aprile 2024). Ma non è questo l’apice. L’apice arriva il 7 marzo, con la prima squadra di Silvio Baldini, contro la Lucchese. Arena non solo esordisce, prendendo il posto di Thomas Alberti al 66′, ma fa puro gol otto minuti dopo (74′). Sedici anni e 25 giorni: il più giovane di sempre a debuttare e segnare nei professionisti in Italia. Meglio di Camarda (oggi in campo, anche lui sotto età, con l’Under 19 azzurra alle ore 17 a Crotone contro la Lettonia). Meglio di chiunque. «Ho sempre e solo giocato a calcio. L’idolo? Ronaldo, il Fenomeno», come riportato dal sito della Figc. Quello vero. E non poteva essere altrimenti, perché uno così non può che ispirarsi a chi, con il pallone, faceva quello che per altri sembrava impossibile.
Poi arriva la Nazionale. Prima quella australiana, con cui ha debuttato l’11 aprile 2024 a Locarno con l’Under 16 (Svizzera-Australia 3-4 dts), poi quella italiana. Il Torneo dei Gironi, dal 24 al 26 gennaio a Coverciano, e il doppio test amichevole con il Belgio a Tubize, sempre in Under 16, dove realizza il suo primo gol in maglia azzurra (Belgio-Italia 2-1, 22 febbraio). «C’erano anche i miei genitori sugli spalti – racconta l’attaccante degli Azzurrini -, e hanno reso quel momento ancora più speciale». Poi, quasi inaspettatamente, la chiamata dei campioni d’Europa: la Nazionale Under 17 del tecnico Massimiliano Favo, che sceglie di puntare su di lui in vista del secondo turno delle qualificazioni europee, dal 19 al 25 marzo in Croazia. Sotto età, insieme a Destiny Onoguekhan Elimoghale della Juventus, compagno di stanza in ritiro. Perché i predestinati viaggiano spesso su un binario tutto loro. «La maglia azzurra mi suscita sempre delle bellissime emozioni – confessa il centravanti del Pescara – e sono onorato di poterla indossare».

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