COSENZA Eugenio Guarascio è sotto assedio. Non che il fatto lo abbia mai turbato più di tanto, ma è ormai evidente che nessuno tra i numerosi tifosi rossoblù sparsi nell’intera provincia cosentina sia più dalla sua parte. Il derby perso nettamente contro il Catanzaro, ha fatto riesplodere la rabbia contro il patron lametino, considerato l’unico responsabile della situazione di crisi del Cosenza calcio, sempre più ultimo in classifica e con un piede e mezzo in serie C. Un risultato che è la logica conseguenza di una stagione gestita malissimo dalla società silana, a partire dalla penalizzazione di quattro punti per inadempienze economiche, fino ad arrivare al mercato di riparazione invernale in cui non si è fatto nulla per rinforzare una squadra con evidenti limiti tecnici.
Nel mezzo, le numerose offerte di acquisto del club sempre rispedite al mittente da Guarascio che oggi, in maniera più esplicita che mai, deve fare i conti anche con l’ostilità del sindaco Franz Caruso che, dopo il derby, gli ha chiesto pubblicamente di farsi da parte.
Il 17 marzo l’imprenditore lametino, attraverso una nota, ha risposto al primo cittadino confermando, come anticipato il 6 febbraio scorso nell’incontro tra i due a Palazzo dei Bruzi, l’esistenza di «trattative in corso» per la cessione della sua società che «nel frattempo sono progredite». Guarascio ha cercato di prendere ulteriore tempo parlando di «massima riservatezza» delle trattative e di «inopportune intromissioni mediatiche». Alle promesse, però, come spesso è capitato nel recente passato, non sembra che stiano seguendo i fatti. Almeno per quanto riguarda una delle due trattative messe sul tavolo: fondo arabo da una parte e Gruppo Citrigno dall’altra. Da quanto ci risulta, infatti, nelle ultime ore Eugenio Guarascio non ha inteso rispondere a una nuova proposta di acquisto dell’intero pacchetto di maggioranza del club arrivata da Alfredo Citrigno, il quale non ha mai nascosto la sua intenzione di chiudere in tempi rapidi la trattativa.
Oggi Franz Caruso, impegnato all’Unical per l’evento “Università svelate”, sollecitato dal Corriere della Calabria è tornato a dire la sua sulla situazione di stallo che sta attraversando il calcio cosentino, rivolgendosi ancora una volta a Guarascio. «Ci si trincera dietro un patto di riservatezza – ha detto il sindaco – che non verrebbe violato da comunicazioni che possano anche tranquillizzare la tifoseria ma soprattutto la comunità cittadina. Ci sono state delle offerte, ce ne sono state altre in precedenza, sto ricevendo messaggi in questa direzione, che non fanno altro che confermarmi che a fronte di proposte di acquisto ci sono stati sempre silenzi dall’altra parte, per cui io chiedo che si dica una parola di verità rispetto a questa vicenda. Poi tutto il resto riguarda l’aspetto societario ed economico-finanziario dei privati, ma per quanto riguarda l’obbligo di informare l’opinione pubblica, quella è tutta in capo alla rappresentanza societaria. (f.veltri@corrierecal.it)
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