Migranti, nel 2024 meno sbarchi. La Calabria tra le regioni più interessate
I dati diffusi in occasione della celebrazione del 173esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato

ROMA Nel 2024 sono giunti in Italia, attraverso le varie rotte del Mediterraneo, 66.617 migranti irregolari a seguito di 1.742 eventi di sbarco, dato che indica una diminuzione del 57,74% rispetto all’analogo periodo del 2023 (157.651 migranti). Sono i dati diffusi in occasione dei festeggiamenti del 173° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.In particolare, si è registrato un significativo calo del flusso proveniente dalla Tunisia (-80,08% con 19.460 migranti sbarcati), dalla Turchia (-51,14% con 3.495 migranti sbarcati) e dalla Libia (-18,67%, con 42.279 migranti sbarcati). Le regioni principalmente interessate sono state la Sicilia con 53.231 sbarcati e la Calabria con 3.780; le altre regioni oggetto di sbarchi di migranti sono state la Sardegna (1.571), la Toscana (1.419), la Liguria (1.335), l’Emilia-Romagna (1.284) la Puglia (1.150), la Campania (857), il Lazio (830), le Marche (716) e l’Abruzzo (444). Nel quadro complessivo dei risultati conseguiti dalla Polizia di Frontiera rileva l’attività connessa alla decisione di ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne terrestri con la Slovenia, adottata con comunicazione del ministro dell’Interno, a partire dal 21 ottobre 2023 fino al 18 giugno 2025. Da una prima analisi dei risultati operativi, si rileva che le principali nazionalità dei cittadini stranieri respinti sono: Marocco, Turchia, Siria, Kosovo e Afghanistan. La misura del ripristino dei controlli ha confermato la presenza, soprattutto nell’area confinaria di Trieste, del fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per gli aspetti correlati alla prevenzione del terrorismo, si è proceduto a effettuare controlli mirati, prestando una particolare attenzione alle persone che, sulla base di circostanze di luogo e di fatto, sono apparse di particolare interesse sotto il profilo della sicurezza interna.
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