«Sicilia e Calabria sono fra le ultime regioni in Europa per occupazione: il Ponte che a breve aprirà i cantieri sarà una rivoluzione positiva, con almeno 120.000 nuovi posti di lavoro che garantiranno, per anni, sviluppo e benessere da Sud a Nord». Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. «Sono determinato ad andare fino in fondo, dopo decenni di chiacchiere, per dare futuro e speranza a migliaia di giovani e di imprenditori anche del Mezzogiorno», conclude Salvini.
Ma le polemiche sul Ponte sullo Stretto sono infinite. «Il governo Meloni ha trasformato il Ponte sullo Stretto in un’infrastruttura di guerra per aggirare i vincoli ambientali europei». Lo aveva detto questa mattina Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, co-portavoce di Europa Verde, citando la delibera del 9 aprile «resa pubblica solo ieri, che – sottolinea in una nota – qualifica l’opera come strategica per la difesa europea e della Nato». Per Bonelli «una forzatura gravissima, fatta per superare i rilievi ambientali e procedere con un progetto tecnicamente e legalmente fragile» e, ricorda, «il progetto non ha le dovute verifiche sismiche e, secondo Ispra, la campata di Cannitello insiste su una faglia attiva».
Si inserisce nella polemica anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle. «Un primario in Sicilia ha fatto 3 ore in macchina per portare i farmaci della chemio ai suoi pazienti a causa di un guasto in ospedale, in un contesto in cui sanità e infrastrutture sono a pezzi. Ma oggi apprendiamo dai giornali che il duo Meloni-Salvini, dopo aver portato la sanità ai minimi ha ben altre priorità da quelle parti». E poi da Conte un consiglio a medici e infermieri: «Se indossate una mimetica vedrete che cambierà tutto: vi arriveranno soldi e nuove assunzioni dall’Europa e dal governo». (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x