CATANZARO «La morte del Santo Padre sicuramente ha colpito tutto il popolo italiano senza distinzione. Credo che festeggiare in modo sobrio sia nei suoi confronti un atto dovuto, doveroso e soprattutto il modo giusto per riflettere su tanti valori che troppo spesso diamo per scontati». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, partecipando alla celebrazione della Festa della Liberazione in piazza Matteotti a Catanzaro. «Il 25 aprile – ha aggiunto Ferro – è una giornata importante, perché ricordiamo la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista, dal regime fascista, ma soprattutto un simbolo per onorare con la memoria i tanti che hanno contribuito a ridare libertà e democrazia al Paese, valori che dovremmo salvaguardare ogni giorno senza strumentalizzazioni, superando le barriere del passato e guardando a un paese più sicuro, più democratico, sempre più libero, come giusto che sia. Alcune cadute di stile nella commemorazione al Senato e alla Camera sulla morte di Papa Francesco potevano essere evitate. Noi – ha sostenuto ancora il sottosegretario all’Interno – lavoriamo per un Paese che superi queste divisioni, che veda una memoria condivisa, che veda la costruzione reale di quella democrazia e libertà conquistata con tanto sacrificio. A quello guardiamo rinnovando quest’impegno ogni giorno».
Nel corso della cerimonia, il sottosegretario Ferro ha quindi reso omaggio al Monumento ai Caduti a Catanzaro accompagnata dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, e dal comandante regionale dell’Arma dei carabinieri, generale Riccardo Sciuto. «Celebriamo oggi – ha detto il prefetto De Rosa – l’80esimo anniversario della Liberazione, una ricorrenza fondamentale per il nostro Paese, che merita di essere vissuta con la giusta solennità, anche in una giornata segnata dal lutto nazionale, perché la sobrietà non significa rinunciare agli eventi. Manteniamo il programma previsto, rendendo omaggio con il rispetto che il momento richiede. Ma è importante ribadire che il 25 aprile è la giornata di tutti gli italiani: ci siamo liberati dagli orrori della guerra, abbiamo costruito le basi della nostra democrazia, e oggi il dovere della memoria deve diventare un fondamento per il nostro futuro e un impegno a fare ancora di più. Il mio pensiero – ha sostenuto De Rosa – va ai giovani, affinché possano vivere questo momento con civiltà e consapevolezza, ma anche con la passione e l’entusiasmo che animarono la Resistenza. È un giorno che deve servire da monito, e in cui sentiamo forte anche l’eredità di Papa Francesco, che ha dato voce a tutti — credenti e non credenti — riportando al centro dell’attenzione le periferie». A Catanzaro, inoltre, come da tradizione, sul lungomare si è tenuta la manifestazione per la Liberazione promossa dall’Anpi: per il presidente provinciale dell’Associazione Partigiani Mario Vallone «questa giornata assume oggi ancora più significato rispetto al passato, una giornata nella quale rinnoviamo il nostro impegno in difesa dei valori della Costituzione». (c. a.)
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