Un sit-in per chiedere la massima informazione sui cinque referendum che si terranno l’8 e il 9 giugno su lavoro e cittadinanza e consentire così «la più ampia partecipazione delle cittadine e dei cittadini al voto». Per questo la Cgil guidata da Maurizio Landini ha organizzato un presidio davanti alla sede Rai di via Teulada dal nome “Rompiamo il silenzio” sul referendum.
«Sui grandi media regna il silenzio totale, per questo», afferma la confederazione.
«No bavaglio. Liberi di essere informati» si legge su uno striscione in via Teulada. Tante le bandiere della Cgil, numerosi i partecipanti. Il tratto di strada è stato chiuso al traffico. «Zero minuti di dibattito in tv sulla Rai sul referendum». Al sit-in è arrivato vestito da fantasma, insieme a un gruppo, il deputato di +Europa Riccardo Magi.
«I cittadini hanno diritto di essere informati ed è importante che esprimano la loro opinione attraverso il voto», ha detto ancora il segretario Landini, che sui temi del lavoro ha spiegato: «Bisogna rimettere al centro la persona e i diritti».
In Italia “ci sono salari indecenti, contratti che non si rinnovano, pensiamo a tutti quelli del settore pubblico, dove la controparte è il governo, e dove stanno proponendo aumenti del 6% quando l’inflazione è del 17%. Questo vuol dire programmare la riduzione del potere d’acquisto”. (m.r.)
x
x