CATANZARO «Non emerge prova cautelare di una condotta del Costanzo volta ad imprimere una direzione non consentita all’operato degli uffici Aterp». E’ quanto afferma il Tribunale della Libertà di Catanzaro nelle motivazioni in forza alle quali ha disposto la revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Sergio Costanzo, consigliere comunale oggi di Forza Italia, coinvolto in un’inchiesta su presunti illeciti nella gestione degli alloggi popolari dell’Aterp. «In nessuna conversazione – prosegue ancora il Tdl – emerge l’intenzione del Costanzo di eludere le procedure normativamente previste o di istigare o determinare il proposito criminoso altrui; per quanto, indiscutibilmente, egli si interessasse di questioni anche personali e particolari , non risulta che abbia inteso indirizzare il contenuto dell’atto da adottare in senso illecito, né che abbia richiesto una tempistica di favore stigmatizzando, al contrario, la dilatazione della pratica in un arco temporale troppo lungo». Per il Tribunale della libertà in sintesi l’attività di Costanzo «appare svolgersi nell’ambito dell’esercizio di una lecita attività politica sul territorio, volta ad acquisire informazioni e segnalazioni anche al fine di incrementare la efficiente gestione degli interessi pubblici ella titolarità di enti locali (Università, Policlinico, Comune), con i quali costantemente si rapportava, anche in maniera informale. Fatto, quest’ultimo, eventualmente rilevante sul piano politico – elettivo, ma non violativo di alcuna norma penale». Costanzo è assistito dall’avvocato Gregorio Viscomi. (c. a.)
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