Scommesse illegali, maxi multa e sequestro in un bar del Crotonese
Le attività della questura guidata da Renato Panvino per contrastare i giochi illeciti e i reati collegati, tra i quali l’usura

CROTONE Nell’ambito di servizi di controllo del territorio, disposti dal questore della Provincia di Crotone Renato Panvino, sono stati effettuati controlli finalizzati al contrasto del fenomeno dei giochi e delle scommesse illecite, e dei reati collegati quale quello di usura esercitato in danno dei giocatori “accaniti” i quali pur di giocare sono disposti ad indebitarsi sacrificando i loro beni a prezzi irrisori. I controlli sono stati incentrati a contrastare le irregolarità e le violazioni della normativa vigente in materia da parte degli esercenti.
Irregolarità in un bar
I poliziotti della Divisione Amministrativa stanno procedendo ad effettuare in un più ampio piano di controllo che riguarda sia la città di Crotone ma anche le altre cittadine della Provincia: in particolare, a Isola Capo Rizzuto è stato accertato che all’interno di una sala sita in un bar, protetta da una porta provvista di una serratura elettronica azionabile tramite un interruttore occultato dietro il bancone, vi erano 3 apparecchi messi a disposizione della clientela e destinati a forme di gioco in violazione alle normative vigenti in materia: gli apparecchi venivano accesi dai titolari mediante un sofisticatissimo interruttore magnetotermico presente all’interno della sala. Il personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Amministrativa ha sottoposto a sequestro amministrativo finalizzato alla confisca le macchine e il titolare è stato sanzionato con un verbale pari a 30.000 euro.
Le altre sanzioni
L’esercente era già stato oggetto di controllo amministrativo qualche mese fa ed anche in quella occasione era stato sanzionato per aver omesso di rispettare le prescrizioni impartite in materia di sorvegliabilità interna dei locali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande per una somma pari ad € 1.032, per aver esercitato l’attività di somministrazione di bevande al pubblico senza la prescritta Scia per un a somma di € 5.000, nonché, nella sua qualità di titolare ed operatore del settore alimentare, per non aver predisposto il piano delle procedure di autocontrollo basato sui principi del sistema Haccp per una somma di € 2.000, e per aver occupato senza autorizzazione suolo pubblico antistante l’attività mediante la posa di tavoli, sedie ed una tettoia per una somma pari ad € 173.
Inoltre, durante l’attività di controllo è emerso che una dipendente straniera risultava non regolarmente assunta e richiedente il sussidio di disoccupazione: per questa violazione ci sono ulteriori attività in corso.
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