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Alfieri della Repubblica, due giovani calabresi premiati oggi dal presidente Mattarella

La cerimonia al Quirinale. I premi a Francesco De Marco e Francesco Mazza

Pubblicato il: 15/05/2025 – 13:28
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Alfieri della Repubblica, due giovani calabresi premiati oggi dal presidente Mattarella

ROMA Nel cuore del Quirinale, durante una cerimonia carica di emozione e significato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato 29 Attestati d’onore di Alfiere della Repubblica a giovani che nel 2024 si sono distinti per atti di altruismo, coraggio, solidarietà e impegno civile. Tra loro brillano due giovanissimi calabresi: Francesco De Marco, di Reggio Calabria, e Francesco Mazza, di Lamezia Terme, esempi autentici di valore e responsabilità sociale. “Nuove vie per la solidarietà” è stato il tema scelto quest’anno per l’iniziativa. E proprio in questa direzione si muovono le storie dei due Alfieri: vie nuove, fatte di azioni semplici ma decisive, che illuminano il presente e indicano una rotta per il futuro.

Francesco De Marco: il coraggio di salvare una vita

Francesco De Marco, nato nel 2006, si è distinto per un gesto che ha richiesto prontezza, lucidità e coraggio non comuni, soprattutto per un ragazzo della sua età. Mentre si trovava in vacanza con la famiglia sulla costa siciliana, ha notato una coppia di anziani in seria difficoltà nelle acque agitate del mare. Senza esitare, si è tuffato per soccorrere la donna, trascinandola in salvo nonostante la forza delle onde e le difficoltà del marito nel prestarle aiuto. Grazie al suo intervento, entrambi sono stati messi in salvo. Un gesto istintivo, ma mosso da un profondo senso civico che ha colpito anche il Capo dello Stato.

Francesco Mazza: educare attraverso lo sport e il volontariato

L’altro giovane calabrese premiato è Francesco Mazza, classe 2008, residente a Lamezia Terme. Judoka promettente, non ha limitato il suo percorso sportivo alla competizione, ma lo ha trasformato in uno strumento di condivisione e crescita per gli altri. Si dedica con impegno e dedizione all’allenamento dei più piccoli nella sua palestra, trasmettendo non solo le tecniche del judo, ma soprattutto i valori di rispetto, disciplina e inclusione. Parallelamente, è attivo nel volontariato, collaborando con associazioni umanitarie e offrendo tempo e attenzione ai bisogni del suo quartiere. La sua disponibilità, unita a un atteggiamento sempre positivo, lo ha reso un punto di riferimento per molti coetanei.

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