Gino Cecchettin ai ragazzi calabresi: «Giulia ci ha insegnato l’altruismo»
Il papà della ragazza uccisa dal suo ex fidanzato ospite del “Progetto Gutenberg” a Catanzaro. «Portiamo con lei un messaggio di speranza»

CATANZARO «Giulia era un esempio cristallino di altruismo e vorrei che i giovani prendessero un po’ di spunto da lei». Lo ha detto Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la ragazza uccisa in Veneto dal suo ex fidanzato il 23 novembre 2023, ospite del progetto “Gutenberg” a Catazaro, per parlare con gli studenti e confrontarsi sulla traccia del libo “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”. «Un libro scritto – ha spiegato Gino Cecchettin – per ricordare Giulia, per far sì che alcuni ricordi non vengano dimenticati e soprattutto per parlare di un problema sociale che c’è ed è esistente, ma c’è anche la possibilità di dare una soluzione: quel vivere in relazione, quel vivere in armonia tra sessi che dovremmo cercare di ottenere. Ai ragazzi di Catanzaro – ha aggiunto Gino Cecchettin – porto un po’ della vita di Giulia e questo basta perché lei era un esempio cristallino di altruismo e vorrei che prendessero un po’ di spunto da lei. Giulia mi ha insegnato a lasciare andare quello che nella vita non conta veramente. Mi ha insegnato a curare, mi ha insegnato ad essere altruista e forse questo progetto, il progetto della Fondazione, arriva proprio da lei. Da un lato vogliamo far rivivere Giulia, perché Giulia vive in queste testimonianze, dall’altro cerchiamo di portare comunque un po’ di speranza tra i giovani e far sì che se anche chi ha perso una figlia comunque non vede la speranza morire, quindi a maggior ragione non dovrebbero perderla i giovani». (c. a.)
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