Tirocinanti, botta e risposta infuocato tra il Pd e la giunta regionale
Il Partito democratico denuncia interventi insufficienti per i 4mila precari. Calabrese: «Hanno creato loro il problema, noi lo stiamo risolvendo»

Si infiamma il confronto politico in Calabria sul destino dei circa 4 mila Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis), al centro di una lunga vertenza occupazionale che vede contrapposti il Partito Democratico regionale e l’assessore al lavoro Giovanni Calabrese, in rappresentanza della giunta guidata da Roberto Occhiuto.
Il Pd attacca duramente il centrodestra, accusandolo di «immobilismo» e di non aver preso misure concrete per risolvere una questione che riguarda migliaia di lavoratori in condizioni di precarietà cronica. «Sulla grande ferita dei Tis, il governo regionale ha messo un’altra pezza minuscola», evidenzia il Partito Democratico calabrese. «È la conferma che il centrodestra non ha alcuna volontà di affrontare con serietà e giustizia la questione del precariato di lungo corso».
Secondo i Dem, i pochi provvedimenti adottati – come il contributo economico per gli over 60 e un progetto pilota per i più giovani – non sarebbero sufficienti a garantire un vero percorso di stabilizzazione. «I lavoratori sono stati lasciati in un limbo intollerabile, fatto di insicurezza, ansia e dipendenza», attacca il Pd. «Il centrodestra ha tutte le leve del potere, ma continua a trattare questi lavoratori come strumenti elettorali, da controllare con promesse fumose e continui rinvii».
La replica di Calabrese
La replica dell’assessore Calabrese è netta e arriva con un controaccusa rivolta proprio ai Dem: «È sconcertante che il Partito Democratico osi parlare di tirocinanti, dopo anni di totale abbandono, promesse mancate e prese in giro perpetrate durante le loro passate gestioni regionali. È stato proprio il Pd a creare imbarazzanti bacini di precariato».
Calabrese rivendica gli interventi messi in campo dalla giunta Occhiuto, parlando di un’azione concreta per affrontare una situazione ereditata: «Abbiamo garantito continuità operativa a migliaia di lavoratori e avviato un percorso concreto per le stabilizzazioni, con strumenti normativi come l’art. 3-quater.1 e il coinvolgimento diretto del Dipartimento della Funzione Pubblica».
Tra le misure rivendicate, Calabrese cita anche i 200 milioni di euro individuati con l’intervento della Commissione Europea e i risultati ottenuti con altri bacini di precari: «Abbiamo portato alla stabilizzazione di 400 precari della legge 15 e del bacino stagisti e borsisti. Stiamo lavorando anche per la regolarizzazione di quelli delle leggi regionali 15, 31, 40, 28 e 54».
Il Pd chiede un impegno chiaro da Roma: «Urge lo stanziamento, da parte del governo nazionale, delle risorse per stabilizzare questi lavoratori. Il Pd non si arrenderà mai a questa logica clientelare. Chiediamo ora e subito giustizia, stabilizzazione e dignità per tutti i tirocinanti di inclusione sociale della Calabria». (f.v.)
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