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Lamezia Terme, Murone: «Io riparto dai cittadini e non dai proclami»

Il candidato a sindaco del centrodestra critica l’avversario del centrosinistra Doris Lo Moro: «Modo di fare politica autoreferenziale»

Pubblicato il: 02/06/2025 – 18:02
Lamezia Terme, Murone: «Io riparto dai cittadini e non dai proclami»

LAMEZIA TERME «In politica l’autorevolezza non si misura a colpi di “io sono”, “io ho fatto”, “io decido”. Non si conquista alzando la voce né imponendosi dove, nei fatti, non si è voluti. La recente passerella sul palco del Pd lametino, con visi tesi e sguardi imbarazzati, dimostra quanto ormai quel progetto sia distante dal sentire vero dei lametini. Chissà che boccone amaro avranno dovuto ingoiare, ieri sera, molti esponenti del Pd lametino a dover stare su quel palco, visivamente in grande disagio».
Con queste parole Mario Murone, candidato a sindaco di Lamezia Terme, commenta con fermezza la recente apparizione pubblica della candidata Lo Moro, criticando «un modo di fare politica autoreferenziale e disconnesso dalla realtà cittadina».
«Nel mentre qualcuno parla di Lamezia da lontano – continua Murone – ieri ho vissuto una città vera, vibrante, partecipe. Dalla straordinaria 40ª Marcialonga di San Francesco di Paola, che ha visto la presenza di oltre 1600 cittadini, al Restart – Festival del Gaming, passando per il parco Peppino Impastato e il corso Numistrano, ho respirato l’energia di una Lamezia viva, giovane, capace di creare cultura, sport, socialità e condivisione».
Murone sottolinea la sua visione di città: «Credo in una Lamezia che cresce con progetti concreti, non con slogan vuoti. Che si costruisce ogni giorno, senza proclami, senza scorciatoie, con impegno, investimenti mirati e soprattutto con amore vero per questo territorio. Sono tornato a viverci, a far crescere qui i miei figli, a lavorarci. Non l’ho mai usata per fini personali, a dispetto di chi ha sempre e soltanto usato Lamezia per scopi e interessi propri, dal crearsi l’isola pedonale e il giardino di palme sotto il balcone, allo svendere la Asl n.6 per avere in cambio l’inserimento di un emendamento che le consentisse la supervisione sui concorsi medici e non».
Il candidato conclude: «Nella giornata di oggi, che celebra la Festa della Repubblica Italiana, posso con sentimento affermare che è il momento di riappropriarci del nostro orgoglio lametino, della nostra dignità di comunità. Adesso Murone. Adesso Lamezia».

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