LAMEZIA TERME «Queste elezioni hanno sgomberato il campo dalle falsità e dai falsi retropensieri che si dicono sulla la Lega. La verità è che la Lega è un partito del territorio, e sta dimostrando che sul territorio è radicato e ha consensi e voti». Lo ha detto il commissario della Lega Calabria, Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, commentando con il Corriere della Calabria la vittoria del centrodestra al ballottaggio di Lamezia Terme con Mario Murone nuovo sindaco. «Molti, sbagliando, ci davano perdenti, e invece per noi – ha aggiunto Mancuso – è una vittoria che conferma che i risultati arrivano quando il centrodestra è unito e fa una campagna elettorale come l’abbiamo fatta noi, all’insegna della correttezza, del rispetto dell’avversario con temi chiari, parlando alla gente, senza promettere cose che poi non posso essere mantenute. Sono particolarmente contento perché il candidato sindaco è stato scelto con accuratezza: anche se molti non lo conoscevano, noi eravamo sicuri che avrebbe avuto un bel risultato. Onore anche agli avversari che non erano uno, ma erano due e questo rende la vittoria ancora più gradevole. E da qui – ha osservato il leader della Lega calabrese – bisogna ripartire. Bisogna ripartire per le altre città, bisogna ripartire poi per la Regione. Se continuiamo così, senza falsi idealismi che non hanno senso sul territorio, penso che questo centrodestra potrà ancora dire la sua per molti anni».
Mancuso ha poi osservato: «Queste elezioni hanno sgomberato il campo dalle falsità e dai falsi retropensieri che si dicono sulla la Lega. La verità è che la Lega è un partito del territorio, e sta dimostrando che sul territorio è radicato e ha consensi e voti. Noi abbiamo fatto due liste e con le due liste siamo il primo partito perché abbiamo preso 5.700 voti: essere il primo partito a Lamezia con le due liste ci rende molto orgogliosi». Un passaggio sulla figura del candidato sindaco, poi vincente, Mario Murone, fortemente sponsorizzato proprio dalla Lega: «Un giorno – ha proseguito Mancuso – diremo qual è la vera storia. Il candidato è stato voluto e scelto non solo dalla coalizione ma forse, personalmente, da chi vi parla. Senza conoscerlo perché mi sono fidato da di alcuni amici che avevano delle referenze ben precise. Anche di questo bisogna essere orgogliosi perché abbiamo dato alla città un professionista che potrà veramente segnare la storia di Lamezia». (a. c.)
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