CIRO’ Ben 171 cantine, 115 calabresi, due provenienti da Georgia e Moldavia con un totale di 187 aziende tra cantine e food. Sono i numeri del Merano Wine Festival che per la prima volta si è svolto in Calabria tra Cirò e Cirò Marina. Il salotto buono del vino si è trasferito nella nostra regione – dal 7 al 9 giugno – col chiaro intento di valorizzare la straordinaria biodiversità della viticoltura e dell’enogastronomia del sud, riconoscendola come parte integrante della cultura nazionale.
«La sciabolata è il gesto simbolico del Merano Wine Festival. Si fa di solito sul ponte di Merano e l’anno prossimo lo faremo anche qui. A Cirò, in questi tre giorni, abbiamo presentato la Calabria che vuole cambiare passo ed essere orgogliosa», racconta soddisfatto l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. «Ci sono i giornalisti esteri che sono estasiati, bisognava presentarsi col miglior vestito possibile e siamo ben lieti di averlo fatto come Arsac e siamo ben lieti di farlo in qualsiasi momento e in qualsiasi tipo di attività, non solo attività importanti e di spessore, come quella che abbiamo celebrato in questa tre giorni con il Merano Wine Festival, ma in qualsiasi attività promozionale», sostiene Fulvia Caligiuri Direttrice Generale di Arsac.
Il Merano Wine Festival Calabria è nato dalla collaborazione tra il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria con il supporto operativo di Arsac ed il Merano Wine Festival, insieme al consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa. Il vino è il motore dell’economia del nostro paese, partendo da una connessione storica e suggestiva come la grandezza della Magna Grecia, si è arrivati alla realizzazione di un evento di successo. La grande storia del vino calabrese ha spinto e convinto Helmut Köcher, patron del Merano Wine Festival, ad organizzare l’evento in Calabria. Il suo personalissimo bilancio è evidentemente positivo. «Le radici sono proprio nella storia. Avete una grande storia, vedo la vostra biodiversità, la viticoltura che oggi a livello nazionale è un riferimento importante».
Ed ancora. «L’assessore Gallo ha acceso una lampadina, da tempo avevo in mente questo progetto. Scoprendo Cirò, mi son detto “è il posto dove questo evento si può fare”. In Calabria abbiamo fatto qualcosa di grande».
Soddisfatti anche i produttori di vino che hanno deciso di partecipare ad una prima storica.
E non è finita qui, conclusa la prima edizione del Merano Wine Festival in Calabria, si pensa ai prossimi eventi: Vinitaly and The City a Sibari nel mese di luglio e poi al prossimo anno con l’organizzazione del Concours Mondial de Bruxelles. «Credo e spero non ci siano problemi, non vogliamo avere delle manifestazioni che si svolgono in una sola edizione, vogliamo avere delle manifestazioni che si consolidano negli anni, perché questa Calabria è capace di organizzare eventi di questa portata senza nessuna sbavatura. Lo stiamo dimostrando, e anche quest’anno – pensando al Vinitaly a Sibari – ci aspettiamo grandi numeri», aggiunge l’assessore regionale all’agricoltura. «Il Merano Wine Festival è una manifestazione più di nicchia, il salotto buono del vino necessaria a raccontare questa regione incredibile», chiosa Gallo.
«Eventi come questo rappresentano una sfida, sono sempre abbastanza complessi, però abbiamo sia le capacità tecniche che professionali per poterli organizzare al meglio. È stata una scelta strategica dell’assessore Gallo e del presidente Occhiuto, siamo soddisfatti anche come agenzia regionale», sostiene Michelangelo Bruno Bossio funzionario di Arsac. (f.b.)
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