Pd Cosenza, per la segreteria non si esclude una donna – NOMI
Ieri nuova riunione del gruppo dei giovani per trovare una sintesi. Venerdì 13 la presentazione dei candidati: aggiornamento sui papabili

COSENZA Il tempo stringe: venerdì a mezzogiorno scade il termine per la presentazione dei candidati alla segreteria provinciale del Pd e allo stato gli unici nomi certi in campo – posto che in questa fase la “certezza” è relativa – sono Pino Le Fosse ed Elio Bozzo, entrambi militanti di lungo corso ma di provenienza ben diversa: di area ex Ds il primo, ex Margherita il secondo; mentre va registrato l’orientamento a fare un “passo di lato” da parte di Giuseppe Mazzuca.
Proprio su un rinnovamento anagrafico ma anche di metodo nella individuazione dei candidati si muove il gruppo “Innovazione, Comunità e Territori”: «Vogliamo un partito che torni a essere vicino alle persone e non viva di spartizioni di poltrone, ma di partecipazione attiva dal basso» il manifesto dei giovani amministratori e tesserati che ieri sera si sono riuniti in federazione a Cosenza. Il primo passo è stato la nomina di Paolo Pappaterra a portavoce del gruppo, quasi a ribadire che il sindaco di Mormanno è disinteressato alla candidatura e si chiama fuori dalla partita (benché più d’uno veda in lui la persona ideale per la guida del partito) mantenendo un profilo di garanzia tra le varie anime che compongono il folto gruppo dem di Cosenza e provincia. Che ha al suo interno figure libere dalle logiche correntizie ma anche no: è il caso di Luca Lepore, ad esempio, sindaco di Aiello Calabro la cui figura è legata quasi per discendenza naturale a quella del suo predecessore Franco Iacucci, oggi consigliere regionale. Quella di Lepore potrebbe essere la figura da indicare tra quelle “istituzionali”.
Lepore e altri potrebbero però valutare di convergere su Luigi Guglielmelli (area Mazzuca-Guccione-Monaco), già segretario provinciale Pd e candidato alle regionali 2020 in Democratici Progressisti. Il suo nome potrebbe essere spendibile in caso di superamento dell’ipotesi Le Fosse, rappresentando una via di mezzo anche anagrafica tra la generazione dei 30enni e quella degli over-50: dal punto di vista degli equilibri geografici, inoltre, laddove Le Fosse (indicato dal duo Adamo-Capalbo) rappresenta la pur popolosa area Corigliano-Rossano, Guglielmelli – che vanta già una lunga militanza nei Ds e ai vertici di Sinistra Giovanile – allargherebbe la zona d’influenza anche al Catanzarese, sia per motivi professionali (lavora in Regione) che familiari (la compagna Anna Pittelli è peraltro nella segreteria regionale del Pd). Un modo per bilanciare i pesi all’interno del partito, tra l’area nord e quella centro-sud.
Nel toto-candidati non mancano figure femminili: a spiccare è il nome di Francesca Dorato (nella foto), 50enne avvocata e consigliera comunale di Castrovillari già forte di un ruolo in segreteria regionale (un altro nome spendibile sarebbe quello della coriglianese Rosellina Madeo la quale avrebbe però intenzione di valutare una candidatura alle Regionali). È chiaro che un esito del genere sarebbe ben gradito dalla leader Elly Schlein come ulteriore segnale di rinnovamento.
Tra stasera e domani si dovrà giocoforza arrivare alla famosa “sintesi” ma non è detto che si arrivi uniti alla meta: ognuna delle 5 componenti individuabili nel partito – Adamo, Guccione, Bevacqua-Iacucci, Maiolo-Democratici per la Calabria e gruppo giovani amministratori – ha delle velleità oltre che dei nomi da mettere sul tavolo.
Tocca ribadire che la partita sul prossimo segretario provinciale del Pd cosentino, lungi dall’essere un passaggio puramente nominalistico, è decisiva in ottica candidature alle Regionali e alle Politiche, se si pensa che parliamo della Provincia più estesa e con il più alto numero di tesserati. (EFur)
LEGGI ANCHE
Giovani, amministratori, senza correnti: quei nuovi profili nel Pd cosentino
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato