LAMEZIA TERME Per anni, soprattutto tra le generazioni più anziane, la salute mentale è stata un tabù: chi soffriva, nei piccoli paesini calabresi, veniva quasi additato come “malato mentale” con intento dispregiativo. Rivolgersi allo psicologo diventava spesso motivo di vergogna famigliare, figlio di una mentalità retrograda che ha portato danni irreversibili ad intere generazioni, costrette a “nascondere” traumi, dolori, bisogni con la costante paura di essere giudicati. Un trend che sembra essere, per fortuna, cambiato: «La mente umana è come ogni altro organo, ha bisogno di cure. Non bisogna vergognarsi» ha detto il governatore Roberto Occhiuto, nell’annunciare il lancio del progetto che prevede uno psicologo in ogni scuola. Per la prima volta in Italia, una regione istituisce lo psicologo in ogni scuola con un progetto pilota presentato nei giorni scorsi.
Dal governatore un invito a chiedere aiuto rivolto, soprattutto, ai giovani. Sono loro che, in un mondo sempre più instabile e velocizzato, più precario e frammentato, soffrono tra ansie e pressioni sociali. Lo dimostrano gli allarmanti dati che indicano una vera e propria emergenza in Italia: sempre più ragazzi soffrono di depressione, traumi, problemi che pesano sulla loro socialità creando un effetto domino che li porta a rinchiudersi in casa, quasi esclusi dalla vita sociale. Almeno il 60% degli italiani lamenta di aver subito un forte stress psicologico, mentre tra gli under 25 il 49,4% ha sofferto di ansia e depressione. Ben un ragazzo su due, dati che si sono impennati nel post pandemia: l’Oms certifica che il covid e il lockdown hanno influito sulla salute mentale dei giovani aumentando i casi del 25%.
In Calabria sono circa 420 mila i calabresi – secondo il rapporto sulla salute mentale del Ministero – che soffrono di disturbi, circa il 20-30% della popolazione. Nel 2023 sono stati oltre 15 mila accessi al pronto soccorso, circa 40 al giorno, causati per lo più da depressione, ansia e sindromi nevrotiche e somatoformi. Sono invece 17 mila gli utenti trattati nella rete psichiatrica, che però si presenta ancora carente: nelle strutture psichiatriche i posti letto sono addirittura la metà rispetto alla media italiana, mentre ci sono solo 77 psicologi in tutta la regione, uno ogni 43 mila abitanti, tra i più bassi d’Italia. Anche la spesa pro capite destinata alla salute mentale è decisamente inferiore (56 euro rispetto a 71). I disturbi più comuni sono depressione (11,1 ogni 10 mila abitanti), ansia e somatoformi (7,8) e schizofrenia (5,7). Paradossale è il numero di accesso alle cure dei giovani: solo il 4,8% dei pazienti è under 25. Un dato che dimostra come sia ancora difficile intercettare i bisogni e le necessità dei più giovani e che pone ancora più importanza nell’attività preventiva nelle scuole. (ma.ru.)
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