«Sfratto statua Mancini? Vogliamo valorizzarla». La risposta del Comune
Il capo della Commissione Urbanistica non accetta le critiche: «Sarà dislocata. Costo eccessivo? Spese da dividere con Fondazione e artista»

COSENZA Tiene banco la questione dello sfratto della statua di Giacomo Mancini, rimossa questa mattina dalla piazza antistante il Comune di Cosenza. Dopo le polemiche e i botta e risposta di queste ore, sull’annosa questione è intervenuto, con un lungo comunicato, il presidente della Commissione Urbanistica, Francesco Turco: «Mi sono interessato di politica, divenendone un appassionato, perché ho sempre guardato con ammirazione e stima Giacomo Mancini senior (socialista ed ex sindaco della Città dei Bruzi, ndr). Una premessa fondamentale la mia – sostiene Turco – per affermare, senza tema di essere smentito, che mai potrei consentire che si possa sminuirne e/o oltraggiarne il ricordo e la figura. Per onestà intellettuale, però, mi corre l’obbligo, a beneficio dell’opinione pubblica, ristabilire la verità dei fatti rispetto alle fantasiose ricostruzioni, che non stanno né in cielo né in terra, sullo spostamento della statua che lo raffigura. E’ opportuno – evidenzia -, prioritariamente, chiarire che quel che è avvenuto non può in alcun modo definirsi uno sfratto. A tal proposito ricordo che, sopraggiunte questioni di salvaguardia del MAB, l’Amministrazione Comunale ha chiesto alla Fondazione Giacomo Mancini di scegliere una nuova allocazione. Istanza a cui si è risposto adendo le vie legali. Proprio il Tribunale di Cosenza – sottolinea – ha rigettato la domanda cautelare della Fondazione Giacomo Mancini, che è stata condannata anche alle spese di lite, confermando la legittimità della scelta operata dall’Amministrazione Comunale di spostare l’opera. Ciononostante, la volontà dell’Ente, lo ribadisco, è ancora quella di valorizzare la figura della personalità politica in conformità, però, dei principi di autorganizzazione del Comune e nel rispetto di precedenti obblighi relativi al MAB. La nostra idea – aggiunge Turco – è di installarla, conferendole maggiore pregio, in Piazza Giacomo Mancini, così rispondendo, peraltro, ad una richiesta ben precisa formulata al sindaco Franz Caruso da tanti cittadini e residenti della zona». Un aspetto molto contestato in queste settimane è stato il presunto costo eccessivo di rimozione dell’opera, ma Turco su questo precisa che: «Non è vero quanto dichiarato circa la spesa che il Comune dovrà affrontare per lo spostamento della statua, che si attesta sì complessivamente in circa 6 mila euro, Iva esclusa, comprendendo, però, il costo per un possibile basamento in marmo, da condividere con la Fondazione e l’artista, il suo montaggio ed i necessari interventi di protezione. L’occasione mi è utile – conclude Turco – per plaudire alla collocazione, nei prossimi mesi, di ulteriori dieci importanti opere d’arte sul Mab che, mi auguro, a questo punto, possano coincidere con l’allocazione anche della statua di Giacomo Mancini».
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