Locri, l’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale: 21 condanne e 36 assoluzioni – NOMI
Giunto al termine il procedimento di primo grado scaturito dall’inchiesta “Andrea Doria”, un troncone dell’indagine Petrolmafie

LOCRI Ieri, gli uomini del Comando Provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), hanno eseguito la confisca di beni nei confronti di 5 imprenditori reggini coinvolti nell’operazione “Andrea Doria”. A distanza di 24 ore, questa mattina, il tribunale di Locri (presidente Ada Vitale, a latere Raffaele Lico e Mario Boccuto) ha pronunciato la sentenza al termine del processo scaturito dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria considerata un troncone dell’inchiesta “Petrolmafie Spa”.
La Guardia di Finanza ha eseguito una operazione di contrasto dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale, che avrebbe permesso di scoprire l’esistenza di una struttura organizzata, attiva nel commercio di prodotti petroliferi, dotata di un meccanismo ben collaudato con lo scopo principale di evadere le imposte, in modo fraudolento e sistematico, attraverso l’emissione e l’improprio utilizzo delle cosiddette “dichiarazioni di intento”. In particolare, le organizzazioni criminali avrebbero realizzato il controllo dell’intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero, dal deposito fiscale ai distributori stradali. Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Renato Vigna, Eugenio Minniti, Vincenzo D’Ascola, Natale Polimeni, Francesco Calabrese, Diego Brancia e Francesco Febbraio.
Le condanne
Bonafortuna Cosimo condannato a 4 anni 3 sei mesi
Camastra Domenico condannato a 3 anni
Camastra Giovanni condannato a 4 anni e 11 mesi
Casile Antonio condannato a 5 anni e 8 mesi
Cepollaro Claudio condannato a 3 anni
D’Ambrosio Davide condannato a 3 anni
Coppola Alberto condannato a 3 anni
De Lorenzo Giuseppe condannato a 4 anni e 3 mesi
Grande Carlo Maria condannato a 1 anno e 4 mesi
Infernuso Ivan condannato a 4 anni e 4 mesi
Iodice Giovanni condannato a 1 anno e 7 mesi
Limardo Cesare Nicola condannato a 2 anni
De Lorenzo Mario condannato a 2 anni
Piccione Luciano condannato a 2 anni
Rubino Sabino condannato a 3 anni
Ruggiero Gianfranco condannato a 4 anni e 6 mesi
Ruggiero Vincenzo (classe ’35) condannato a 5 anni e 4 mesi
Trifari Fabrizio condannato a 1 anno e 6 mesi
Falduto Vincenzo Zera condannato a 2 anni (difeso dall’avvocato Massimo Pizzi)
Giorgio Salvatore condannato a 3 anni di reclusione
Rigillo Domenico condannato a 3 anni di reclusione
Gli assolti
Questo l’elenco degli imputati assolti.
Amato Nicola, Aldea Eugen, Azzurri Roberto, Barbarino Eugenio (difeso dall’avvocata Lucia Spicuzza), Romeo Orazio, Bonafortuna Cosimo, Bracale Giuseppe, Buffardi Mario, Carbone Massimiliana, Cinelli Massimo, Corrado Giovanni, Di Maio Giacomo, Fazioli Tito, Frazzetto Salvino (difeso dall’avvocata Francesca Toscano), Gregori Romano, Grippaldi Antonino, Guida Giovanni, Labate Francesco Salvatore, Labate Paolo, Zampaglione Antonia, Laklaii Saida, Limardo Cesare Nicola, Maccarone Antonio, Mykiyevych Anna, Morabito Francesco, Romano Maria, Rugeri Francesco, Signorello Antonino, Ruggiero Marianna, Ruggiero Vincenzo (classe ’98), Sabba Franco, Scevola Emanuela, Varacalli Giuseppe, Vuotto Vincenzo.
Assolti «per non aver commesso il fatto» anche Argento Giuseppe e Argento Alfredo, difesi dagli avvocati Franco Giampà del foro di Lamezia Terme, Luigi Panella del foro di Roma e Giuseppe Russo del foro di Locri.
Non doversi procedere
I giudici hanno dichiarato il non doversi procedere perché il reato è estinto per intervenuta prescrizione nei confronti di:
Carbone Massimiliana in ordine al reato di cui al capo C8); Morabito Francesco in ordine al reato di cui al capo B);
Panella Daniele in ordine ai reati di cui ai capi B12) e B13);
Pietropaolo Antonio in ordine ai reati di cui ai capi B11), B15) e B16);
Ruggiero Gianfranco in ordine ai reati di cui ai capi B1), B2), B3), B4), B5), B7), B8), B10), B11), B12), B13), B15), B16), C3), C5), C6) e C8);
Ruggiero Vincenzo (classe ’35) in ordine ai reati di cui ai capi B1), B2), B3), B4), B5), B7), B8), B10), B11), B12), B13), B15), B16), C3), C5) e C6);
Trifari Fabrizio in ordine al reato di cui al capo B). (f.benincasa@corrierecal.it)
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