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Vibo, il caso Sant’Anna e il cambio di “gestione” del depuratore Silica

Il Comune prima assicura il funzionamento del depuratore, poi revoca l’affidamento alla ditta. Intanto si tenta di “salvare” l’estate

Pubblicato il: 05/07/2025 – 7:27
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Vibo, il caso Sant’Anna e il cambio di “gestione” del depuratore Silica

VIBO VALENTIA «Gravi inadempienze contrattuali». Sono questi in motivi che lo scorso 26 giugno hanno portato il Comune di Vibo Valentia a revocare l’affidamento di manutenzione e gestione del depuratore Silica alla Spurgojet Srl, la società che meno di un anno fa – a settembre 2024 – era subentrata a Ienergy Srl. Nella delibera Palazzo Luigi Razza non entra nello specifico ma parla di «comportamenti omissivi» dell’impresa, con la conseguente applicazione delle penali previste dal contratto. L’iter – conclusosi con la delibera del 26 giugno – è iniziato il 30 maggio, solo pochi giorni dopo l’incontro in Prefettura del tavolo tecnico per la questione del Sant’Anna, il torrente dal quale liquami maleodoranti e di colore scuro sfociavano nel mare di Bivona. A subentrare alla Spurgojet, dopo la rinuncia di un’altra ditta, sempre la stessa Ienergy Srl, già affidataria dello stesso impianto dal 2023 a settembre 2024 «con esiti soddisfacenti per l’Amministrazione».

Il torrente Sant’Anna e i tentativi del Comune di salvare la stagione

Quella del Sant’Anna è una bomba ecologica a cui è collegato il depuratore Silica: le acque reflue che da qui escono depurate (come certificato dalle verifiche Arpacal) una volta nel torrente trascinano fango, liquami e qualsiasi cosa che incontrano nel percorso, arrivando poi fino al mare di Bivona. Un disastro ambientale diventato ancora più evidente l’anno scorso, quando il Comune è stato obbligato più volte a emettere un divieto di balneazione alla foce. Anche la Procura di Vibo aveva aperto un fascicolo per indagare sulle origini dei liquami che arrivano a mare inquinando le acque limpide della costa vibonese. Il Comune, per tentare di salvare l’estate di quest’anno, ha già avviato il collettamento con l’impianto di Porto Salvo dopo la convenzione con il Corap, in attesa che arrivino i finanziamenti per intervenire direttamente sul Silica e fare in modo che le acque “ripulite” non siano sversate nel Sant’Anna ma arrivino direttamente a mare. Adesso la revoca dell’affidamento alla società che ha gestito il depuratore fino a pochi giorni fa, nonostante lo scorso 8 giugno – in seguito alle impietose immagini di un mare sporco – il Comune scrivesse sui propri social che «il depuratore funziona perfettamente» con tanto di video a riprova che le acque «risultano correttamente depurate». Un post con le dichiarazioni dell’assessore Salvatore Monteleone esattamente una settimana dopo che l’iter per revocare l’incarico alla società era già stato attivato. (ma.ru.)

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