La Giunta c’è, la presidenza del Consiglio ancora no. Murone e il centrodestra al (teso) rush finale
Riunione interlocutoria tra il sindaco e i consiglieri della sua maggioranza: aggiornamento a domattina, poco prima del primo Consiglio comunale

LAMEZIA TERME Una quadra che ancora in quadra del tutto. Ultime frenetiche, complesse e anche tese trattative per il varo della consiliatura targata Mario Murone a Lamezia Terme. A poche ore dal Consiglio comunale che aprirà ufficialmente questa esperienza a guida centrodestra fioccano le riunioni tra il sindaco e la sua maggioranza per presentarsi all’appuntamento con le carte in regola, che significa: una squadra di governo definita in tutte le sue caselle e la presidenza dell’aula Luisi. Due nodi che sono intrecciati ma che – riferiscono i bene informati – starebbero seguendo traiettorie diverse. Secondo quanto sarebbe emerso da un vertice tra Murone e i neo consiglieri comunali della sua maggioranza, la Giunta sarebbe stata praticamente completata da Murone per come anticipato dal Corriere della Calabria: due assessori in quota Fratelli d’Italia – Michele Cardamone e Giulia Bifano, due assessori in quota Noi Moderati – Annalisa Spinelli e Salvatore Pirelli, un assessore per Forza Italia – Emanuele Ionà, uno per la Lega (fronte Domenico Furgiuele) – Antonietta D’Amico, e uno per la Lega bis (Filippo Mancuso, ispiratore della lista Lamezia Domani) – Gabriella De Sensi.
Il “nodo” presidenza del Consiglio comunale
Se questa partita sembra chiusa, non è altrettanto quella della presidenza del Consiglio comunale. Nemmeno la riunione tra Murone e i consiglieri eletti – a quanto risulta – avrebbe sbrogliato la matassa, finendo con un aggiornamento a domani mattina, prima dell’inizio del Consiglio comunale. Ovviamente fioccano le ricostruzioni, più o meno interessate. A quanto risulta da fonti accreditate il discorso della presidenza del Consiglio comunale si sarebbe “incartato” per l’impuntatura di Forza Italia, che avrebbe minacciato di andare all’opposizione se Murone avesse insistito con l’opzione Gianpaolo Bevilacqua, rilanciando nelle richieste nel senso che gli azzurri avrebbero rivendicato comunque due postazioni, o due assessori o un assessore e la presidenza. Sul piano numerico lo schema – spiega più di un analista politico – non regge e infatti avrebbe alimentato l’impasse. Nel corso della riunione odierna Murone avrebbe sondato la disponibilità di alcuni eletti alla presidenza ricevendo più di un ok, salvo far presente che chi si propone avrebbe poi dovuto “subire” la perdita dell’assessore in quota alla propria lista di riferimento. Un altro fattore di irrigidimento delle trattative. Al momento le opzioni per superare lo stallo sarebbe il nome di Giancarlo Nicotera (eletto con Calabria Azzurra) o un nome di Forza Italia (Tranquillo Paradiso) a patto però che Forza Italia rinunci alla vicesindacatura. Questo sarà il dilemma che Murone e il centrodestra dovranno risolvere entro le ore 10 di domattina. Ma “osservato speciale” domani sarà anche lo stesso Bevilacqua, che potrebbe riservare qualche sorpresa… (a. c.)
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