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Bilancio Ue, Nesci: «Pronti a confronto costruttivo, ma le priorità non sono negoziabili»

«La Commissione metta al centro i bisogni concreti dei territori e dei cittadini»

Pubblicato il: 16/07/2025 – 21:04
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Bilancio Ue, Nesci: «Pronti a confronto costruttivo, ma le priorità non sono negoziabili»

“In attesa di analizzare nel dettaglio la proposta presentata dalla Commissione europea, sarà importante verificare la reale sostenibilità delle misure previste e il loro allineamento con le priorità espresse dai governi e dal Parlamento. Il confronto che si apre sarà certamente articolato e richiederà spirito costruttivo, ascolto e disponibilità a un serio lavoro negoziale. Guardiamo con favore all’azione del Vicepresidente Fitto, per aver dimostrato, sin dall’inizio del suo mandato e in questi giorni, un impegno concreto per il mantenimento di risorse adeguate per lo sviluppo dei territori, in un negoziato difficile e cruciale per il futuro dell’Europa. Secondo quanto da lui dichiarato, infatti, le somme dedicate alla politica di Coesione nel nuovo QFP ammontano a circa 450 miliardi, quindi sostanzialmente invariate rispetto al totale previsto dall’attuale bilancio pluriennale. Un risultato che rappresenta un segnale importante”. Così in una nota Denis Nesci (ECR-FDI), che aggiunge: “Chi guarda solo alla coesione snocciolando dati inesatti a suon di allarmismi per motivi politici regionali , dimostra solo di non avere a cuore il bene della Calabria , oltre che di avere bisogno di ripetizioni di matematica. Come evidenziato dal dibattito parlamentare, ci sono grandi criticità sull’intera proposta, a partire dalla sua struttura, e siamo pronti a negoziare con determinazione, ma i punti realmente problematici sembrano essere altri, come il trattamento del settore agricolo e l’introduzione delle nuove risorse proprie per cui esprimiamo preoccupazione. Non possiamo accettare che queste si traducano in un aumento della pressione fiscale su cittadini e imprese, che sono già gravati dalla difficile situazione economica. Un ulteriore aggravio sarebbe insostenibile.” “Da parte nostra – conclude Denis Nesci – non mancherà la disponibilità a partecipare a un confronto costruttivo e responsabile. Tuttavia, è cruciale che la Commissione metta al centro i bisogni concreti dei territori e dei cittadini, e non gli interessi di singoli Stati”.

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