Sergio Crocco: «Cosenza non merita il parco Piero Romeo» – VIDEO
L’amara riflessione del presidente dell’associazione di volontariato La terra di Piero dopo la scarsa partecipazione all’evento promosso al parco inclusivo della città. «Le istituzioni ci hanno abban…

COSENZA È una riflessione amara, lucida e dolorosa quella che Sergio Crocco, presidente dell’associazione di volontariato “La terra di Piero”, attiva da anni a Cosenza e in Africa, affida alle pagine del Corriere della Calabria. Le continue aggressioni vandaliche che negli ultimi anni hanno colpito il parco Piero Romeo — uno spazio inclusivo aperto al gioco anche per bambini con disabilità — sembrano aver fiaccato anche la determinazione di chi, come lui, ha speso anni di impegno civile.
Crocco, aveva lanciato un ultimatum provocatorio, invitando la «parte buona» della città a radunarsi ieri in difesa del parco: «Se saremo in tanti — aveva detto — andremo avanti. Altrimenti stiamo pensando di portare i giochi in Africa, dove verrebbero trattati come meritano».
Ma l’appello non ha avuto la risposta sperata.
«Cosenza purtroppo non ha risposto al mio appello — ha dichiarato con rammarico Sergio Crocco al Corriere della Calabria —. Qui oggi ci sono circa cento persone. Speravo ne arrivassero molte di più, ma non perché siamo importanti noi. È importante il posto, sono importanti i bambini di tante abilità e di tante etnie che vengono a giocare qui. Oggi non c’è nulla da festeggiare. Dopo nove anni viene da deprimersi».
Un bilancio duro, aggravato dal degrado crescente del parco: «È desolante rispetto a tutto quello che abbiamo fatto insieme a tanti amici. Il parco è devastato. A cadenza settimanale si verificano atti vandalici che ci hanno sfiancato. È una lotta impari. Abbiamo fatto di tutto: le ronde, le telecamere, ma c’è troppa gente che viene qui con il solo intento di vandalizzare questo luogo».
Il fenomeno non è isolato, ammette Crocco, ma riguarda più zone della città: «So che è un problema che si sta verificando in più parti di Cosenza, ma bisogna dirlo: io amo visceralmente questa città, ormai però bisogna ammettere che questa realtà non merita il parco Piero Romeo».
Un’accusa dura, che non risparmia nemmeno le istituzioni: «Negli anni siamo stati abbandonati — prosegue Crocco —. Negli ultimi giorni, però, ho ricevuto una visita gradita dal vigile urbano Roberto Caruso, che mi ha annunciato l’intenzione di collegare le telecamere del parco alla sala operativa dei vigili. È una buona notizia, ma non basta. Soltanto con la repressione non si va da nessuna parte».
Per Crocco il nodo vero è più profondo e riguarda il tessuto sociale della città: «Il problema è culturale, riguarda la sensibilità. Aspetti che negli ultimi anni, in questa città, sono venuti a mancare». (f.veltri@corrierecal.it)
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