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Il Papa prolunga la permanenza a Castel Gandolfo

Il Pontefice: tornerò in Vaticano tra qualche giorno, bisogna imparare di più l’arte dell’ospitalità

Pubblicato il: 20/07/2025 – 15:25
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Il Papa prolunga la permanenza a Castel Gandolfo

ROMA Il Papa resterà a Castel Gandolfo un po’ più del previsto. “Farò rientro in Vaticano tra qualche giorno”, ha annunciato lo stesso Leone XIV all’Angelus guidato dal portone del palazzo Apostolico, che ha raggiunto dall’interno della tenuta dopo essere rientrato a piedi dalla cattedrale di Albano. Il Pontefice è a Castel Gandolfo da due settimane esatte e sarebbe dovuto rientrare oggi pomeriggio in Vaticano, ma ha deciso di trattenersi, come ha spiegato ai fedeli senza specificare esattamente quando intende ripartire. “Il tempo estivo può aiutarci a rallentare e a diventare più simili a Maria che a Marta”, ha spiegato Prevost nella breve catechesi che ha preceduto l’Angelus. A volte, ha osservato, “non ci concediamo la parte migliore. Bisogna che viviamo un po’ di riposo, con il desiderio di imparare di più l’arte dell’ospitalità L’industria delle vacanze vuole venderci ogni genere di esperienza, ma forse non quello che cerchiamo. Ogni vero incontro è gratuito e non si può comprare, che sia quello con Dio, con gli altri o con la natura. Occorre solo farsi ospiti: fare posto e anche chiederlo; accogliere e farsi accogliere. Abbiamo tanto da ricevere e non solo da dare”. In merito, Leone ha poi definito “suggestivo” il fatto che la lingua italiana usi la parola “ospite” sia per chi accoglie sia per chi viene accolto, accomunandoli in un sentimento di benevolenza. Il Papa ha quindi citato anche gli altri protagonisti delle letture di oggi: “Abramo e Sara, seppure anziani, si scoprirono fecondi quando accolsero con tranquillità il Signore stesso in tre viandanti. Anche per noi c’è tanta vita da accogliere ancora”. “Preghiamo Maria Santissima, Madre accogliente, che ha ospitato nel proprio grembo il Signore e insieme a Giuseppe gli ha dato casa”, ha concluso ricordando “la vocazione della Chiesa a rimanere casa aperta a tutti, per continuare ad accogliere il suo Signore, che chiede permesso di entrare”. (Agi)

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