«Stabilizzazione Tis Lamezia, che intenzioni ha il sindaco Murone?»
Interrogazione urgente dei consiglieri Raso, Bevilacqua e Branca: «Spetta al Comune decidere se agire o continuare a voltarsi dall’altra parte»

LAMEZIA TERME I consiglieri comunali Raso, Bevilacqua e Branca hanno depositato un’interrogazione urgente rivolta al nuovo Sindaco di Lamezia Terme, chiedendo chiarimenti immediati sulla mancata adesione dell’Ente alla procedura per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), avviata dalla Regione Calabria con scadenza improrogabile fissata al 31 luglio 2025.
La Regione, attraverso una specifica nota (prot. n. 524625 del 14 luglio 2025) e con la Delibera di Giunta n. 332 del 1° luglio, ha dato il via a un percorso concreto di stabilizzazione per centinaia di tirocinanti calabresi, prevedendo anche un importante contributo di 40.000 euro per ogni unità assunta a tempo indeterminato.
Ad oggi, però, dal Comune di Lamezia non è giunto alcun atto ufficiale, né alcuna comunicazione formale sull’intenzione di aderire alla piattaforma regionale e procedere con la Delibera necessaria. Una situazione che rischia di compromettere definitivamente il futuro lavorativo di decine di persone che da anni operano nei servizi comunali, in condizioni di precarietà e sfruttamento.
“Ci chiediamo – dichiarano i consiglieri Raso, Bevilacqua e Branca – che intenzioni abbia il nuovo Sindaco su questo tema. Non è più possibile perdere tempo: la Regione ha fatto la sua parte, ora spetta al Comune decidere se agire o continuare a voltarsi dall’altra parte. È inaccettabile che a Lamezia si resti immobili mentre altri Comuni procedono con la stabilizzazione dei loro tirocinanti.”
Nell’interrogazione si chiede:
• perché l’Amministrazione comunale non abbia ancora manifestato formalmente l’intenzione di procedere;
• se e quando si intende approvare la necessaria Delibera di Giunta;
• quanti siano i TIS attualmente impiegati e quali criteri verranno adottati per l’eventuale reclutamento;
• se esistano coperture finanziarie e un piano concreto per garantire stabilità occupazionale.
“Questa è una prova di serietà politica per il nuovo sindaco – concludono i consiglieri –. La città vuole sapere se intende finalmente dare risposte concrete a chi ha lavorato per anni senza garanzie, o se continuerà a ignorare una delle questioni sociali più urgenti e simboliche di Lamezia Terme.”
Nella foto d’archivio una recente protesta dei tirocinanti calabresi