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Il rapporto

ActionAid: oltre 4 milioni di famiglie a rischio deprivazione alimentare

La Calabria è la regione con incidenza più alta e in cui cresce di più il fenomeno

Pubblicato il: 22/07/2025 – 8:34
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ActionAid: oltre 4 milioni di famiglie a rischio deprivazione alimentare

ROMA Nel 2023, più di 5,9 milioni di persone in Italia sono in una condizione di deprivazione alimentare materiale o sociale, con un aumento di circa 680.000 individui rispetto all’anno precedente. A crescere è soprattutto la fascia “invisibile”: chi non rientra nelle soglie Istat di povertà, ma non riesce comunque a mangiare in modo adeguato. Secondo una nuova indagine di ActionAid, contenuta nel rapporto “Fragili equilibri”, sono oltre 4 milioni le famiglie oggi a rischio povertà alimentare. In un contesto di rincari generalizzati (nel 2023 i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti del 9,8%) il cibo diventa la prima voce di spesa su cui si taglia. Le situazioni più critiche si registrano nel Mezzogiorno: la Campania conta 877.000 persone in difficoltà, la Puglia 721.000, la Calabria 503.000, la Sicilia 540.000. Tuttavia, la povertà alimentare non risparmia il Nord: in Lombardia sono oltre 714.000, in Veneto oltre 396.000, nel Lazio 745.000. In termini percentuali, la Calabria ha l’incidenza più alta (31,7%), seguita da Puglia (21,3%) e Campania (18,4%). La Lombardia registra l’8,3%, il Lazio il 15,2%. Rispetto al 2019, si rilevano progressi in alcune regioni del Sud, come Basilicata (-14,4 punti) e Sicilia (-13,6), ma emergono segnali allarmanti in territori come la Calabria, che registra +14,8 punti, e la Sardegna con +4,9. Nel complesso, il 2023 segna un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti: la deprivazione alimentare è in aumento in tutte le macroaree del Paese, seppure con intensità differenti. Le persone tra i 35 e i 44 anni sono le più esposte. I tassi più alti si registrano tra disoccupati, lavoratori precari e persone escluse dal mercato del lavoro. La condizione abitativa è un altro fattore chiave: chi vive in affitto a prezzi di mercato è molto più esposto rispetto a chi possiede casa o vive in alloggi agevolati. Le famiglie numerose, monogenitoriali o unipersonali sono più colpite, perché un solo reddito deve coprire spese elevate o perché le entrate non sono adeguate rispetto al costo della vita. Tra le persone di origine extra-europea, il tasso di deprivazione alimentare è del 23,4%, contro il 18,2% tra chi ha origini europee e il 10,5% tra i nati in Italia. In particolare, le donne migranti che vivono nel Sud Italia risultano tra le più colpite. (Adnkronos)

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