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«Occhiuto ora è un abusivo. Ci rivolgeremo all’Avvocatura dello Stato e al Viminale»

Conferenza stampa del centrosinistra in Consiglio regionale. «Non può più fare il presidente, stravolte le regole democratiche»

Pubblicato il: 06/08/2025 – 13:06
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«Occhiuto ora è un abusivo. Ci rivolgeremo all’Avvocatura dello Stato e al Viminale»

REGGIO CALABRIA L’opposizione di centrosinistra alla Regione chiederà un parere all’Avvocatura dello Stato e al ministero dell’Interno per verificare se il presidente dimissionario della Giunta Roberto Occhiuto possa continuare a svolgere le funzioni di governatore. Lo hanno reso noto in una conferenza stampa congiunta a Palazzo Campanella i capigruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, del M5S, Davide Tavernise, del Misto Antonio Lo Schiavo (Sinistra Italiana).

Gli interventi

Secondo Bevacqua «c’è un abusivo alla Cittadella, Occhiuto continua a fare il presidente e non può farlo. Invitiamo Occhiuto a rivedere la sua posizione, intanto ci rivolgeremo all’Avvocatura dello Stato, al prefetto di Catanzaro e al ministero dell’Interno per chiedere un parere e capire se può continuare a fare post come se nulla fosse successo: è una vera pagliacciata.  Così vengono stravolte le regole democratiche e non si rispettano i calabresi. Se Occhiuto vuole fare una campagna elettorale alla pari ben venga. Lui si è dimesso e non può svolgere più le funzioni di presidente. Abbiamo anche contattato costituzionalisti ed esperti di diritto che hanno condiviso con noi le nostre considerazioni». Lo Schiavo ha aggiunto: «Non parliamo di questioni politiche, lo faremo nel Consiglio regionale di congedo nel quale chiederemo conto al presidente della Regione, perché non basta un video sui social per giustificare una scelta così forte, che ha motivazioni risibili. Oggi vogliamo denunciare la violazione delle basilari regole istituzionali: prima dei destini personali vengono le istituzioni, il rispetto delle regole e il rispetto dei calabresi. La mancanza istituzionale di Occhiuto – ha rilevato Lo Schiavo – è in un dato: ha già disegnato una tempistica prescindendo da quello che dirà il Consiglio o il presidente della Corte d’appello. Un blitz che Occhiuto fa per pura convenienza elettorale. Per non dire poi del fatto che Occhiuto continua a fare commissario della sanità e degli ospedali con un incredibile potere di firma: le dimissioni da questi incarichi devono essere immediate». Infine, Tavernise: «Condivido tutte queste considerazioni. Aggiungo il fatto che ci siamo stancati di una narrazione solo social delle vicende della Regione. Ancora oggi Occhiuto, che è indagato per corruzione insieme a tanti altri sui collaboratori pubblicamente racconta una Calabria diversa da quella reale. Io condiviso le sue dimissioni ma ritengono vergognoso la sua ricandidatura o la sua intenzione di ricandidarsi perché io non sono convinto – me ne assumo tutta la responsabilità – che sarà lui il candidato visto quello che sta emergendo. La verità – ha concluso Tavernise – è che Occhiuto sta scappando dal voto, si prende il pallone per non farci giocare ma noi saremo in campo. Basta con un uomo che gestisce la cosa pubblica come se fosse nel suo salotto di casa».  (c. a.)

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