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«Cultura politica e no ai tecnocrati». Principe traccia l’identikit del candidato presidente

Il sindaco di Rende, “padre nobile” della coalizione progressista, commenta l’esito del tavolo regionale del centrosinistra

Pubblicato il: 11/08/2025 – 21:05
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«Cultura politica e no ai tecnocrati». Principe traccia l’identikit del candidato presidente

LAMEZIA TERME «In Calabria ci vuole una svolta: la Calabria è praticamente in sala di rianimazione perché le dimissioni di Occhiuto fermeranno tutto almeno per quattro mesi, sono quattro mesi cruciali anche perché si decidono i destini del Pnrr e tante altre problematiche». Lo ha detto il sindaco di Rende, Sandro Principe, esponente di spicco della federazione moderata rifomista, parlando con i cronisti a Lamezia Terme alla fine del tavolo del centrosinistra per le Regionali. «Noi – ha aggiunto Principe – facciamo parte di un insieme di forze che si rendono conto che in Calabria ci vuole una svolta. Naturalmente una svolta richiedeva tempi tecnici adeguati per preparare bene i contenuti e anche le figure che dovranno rappresentare questa svolta: i tempi sono stretti per cui ci lasciamo con l’impegno di approfondire i temi programmatici – i cui i capisaldi sono anche venuti fuori in questa riunione – e di arrivare in tempi celeri alla scelta del leader della squadra che dovrà guidare questa regione».

L’identikit del candidato presidente

Da Principe anche una sorta di identikit del candidato presidente del centrosinistra: «Nomi – ha affermato il sindaco di Rende e “padre nobile” della coalizione progressista – non ne abbiamo fatto, abbiamo solo detto che la guida deve essere una persona di cultura politica perché in questo momento la Calabria non ha bisogno di tecnocrati ma ha bisogno di chi, attraverso i mezzi che mette a disposizione la cultura politica, possono leggere attentamente e capire le problematiche della società calabrese. Quindi cultura politica, una capacità di tenere insieme una coalizione anche composita dove ci sono forse più spinte ma ci sono anche forze di tradizione liberal democratica e riformista moderati che sono moderate nell’approccio al governo ma radicali – parlo di noi – nei valori. Quindi – ha proseguito Principe – essendo una coalizione così composita ci si deve rendere conto che la cultura politica serve per leggere la società calabrese ma anche per tenere insieme questa coalizione favorendo l’attuazione di una sintesi programmatica. Ci siamo messi al lavoro, ci sono alcuni amici che stanno approfondendo i temi programmatici e altri che nei tempi più rapidi possibili trasformeranno miagolo questi identikit in un nome di grande qualità».  (a. cant.)

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