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Il pestaggio a Briatico e la fuga su una barca: si indaga sull’aggressione ai militari della Guardia costiera

Un uomo arrestato con le accuse resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre si cercano i complici. Condanne all’accaduto: «Grave episodio»

Pubblicato il: 22/08/2025 – 18:43
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Il pestaggio a Briatico e la fuga su una barca: si indaga sull’aggressione ai militari della Guardia costiera

VIBO VALENTIA Un vero e proprio “agguato” ai danni di una pattuglia della Capitaneria di porto. È il grave episodio accaduto ieri pomeriggio al largo della Costa degli Dei, nei pressi di Briatico, dove due militari sono stati brutalmente aggrediti e pestati in seguito a un normale controllo a una moto d’acqua. Per l’aggressione una persona è stata arrestata nell’immediato e condotta ai domiciliari, mentre sono ancora in corso ulteriori indagini per risalire ai responsabili. Nel frattempo, è unanime la solidarietà espressa ai militari della Capitaneria, sia dal Comando generale che dalle istituzioni e dal mondo della politica.

La ricostruzione

Tutto parte dalla telefonata di alcuni bagnanti alla sala operativa della Capitaneria, in cui si segnala, verso le 15:30, una moto d’acqua con a bordo due persone che pericolosamente andava ad alte velocità troppo vicino alla costa. Subito raggiunta e fermata da un’imbarcazione rapida della Guardia costiera, nel corso dei consueti controlli, due uomini sono saliti sul gommone e hanno iniziato ad aggredire violentemente con calci e pugni i militari intervenuti, Piero Conforti e Giovanni Grande. Dopo l’aggressione, gli autori del pestaggio sono fuggiti grazie all’ausilio di un’altra imbarcazione sopraggiunta poco prima. Insieme alle motovedette del Roan intervenute, i militari sono riusciti a intercettare l’imbarcazione e condurla fino alla banchina, dove due uomini sono stati identificati. Per uno dei due sono scattate le manette con l’arresto in stato di flagranza di reato, con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Continuano comunque le indagini della Guardia costiera, insieme alla Questura e al Roan, coordinate dalla Procura di Vibo Valentia per risalire a tutti i responsabili.

«Grave episodio»

Intanto ferma condanna e vicinanza ai militari arriva anche dal mondo della politica. «Desidero esprimere – ha dichiarato il presidente della commissione bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori – la mia piena solidarietà ai due militari della Guardia Costiera aggrediti durante un controllo a Vibo Marina. Si tratta di un episodio grave e intollerabile, che colpisce chi ogni giorno lavora con impegno e professionalità per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole. Questi uomini rappresentano lo Stato e meritano rispetto, non violenza. A loro va il mio pensiero, la mia vicinanza e l’augurio di una pronta guarigione». «Un episodio grave – ha aggiunto il coordinamento cittadino di Forza Italia – che colpisce chi ogni giorno opera con dedizione per garantire sicurezza, legalità e rispetto delle regole. La nostra comunità non può e non deve tollerare atti di violenza contro chi indossa una divisa e rappresenta lo Stato. Ribadiamo il nostro sostegno incondizionato alle forze dell’ordine e ci uniamo all’auspicio che la giustizia intervenga con fermezza. Ai militari feriti va il nostro pensiero e l’augurio di una pronta guarigione».

La solidarietà

Solidarietà arriva anche da Legambiente Calabria che, unitamente ai circoli di Vibo Valentia,  Ricadi e La Ginestra, «esprimono la propria solidarietà e vicinanza alla Guardia Costiera di Vibo Marina ed ai due militari vittime di una violenta aggressione durante un controllo in mare effettuato su una moto d’acqua con a bordo due persone. La Guardia Costiera e le Capitanerie di Porto svolgono un ruolo essenziale per la tutela ambientale del mare, dei litorali e degli ecosistemi garantendo il rispetto delle norme. Quanto accaduto suscita la nostra più profonda indignazione ed è inaccettabile. Auspichiamo la celere punizione dei responsabili di un grave atto di violenza che mette in discussione i principi di legalità e  l’autorità stessa delle istituzioni». “Desidero esprimere la mia solidarietà ai due militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia rimasti feriti nell’aggressione avvenuta ieri nelle acque di Briatico, durante una attività di controllo. Un atto ignobile e inaccettabile ai danni di chi ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini e tutela dei nostri mari. Il mio ringraziamento va agli uomini e alle donne della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, che con prontezza e professionalità hanno individuato i responsabili. Al militare costretto al ricovero per le lesioni riportate rivolgo un augurio di pronta guarigione. Questo episodio ricorda quanto sia prezioso e delicato il lavoro di chi, ogni giorno, assicura la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole. A loro va la vicinanza e il sostegno delle istituzioni”. È quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. Anche Il consigliere regionale Francesco De Nisi esprime la sua più ferma condanna per la vile aggressione subita da due agenti della Guardia Costiera avvenuta durante un controllo di routine in mare a Vibo Valentia. «L’episodio  – aggiounge De Nisi – evidenzia ancora una volta i rischi che questi uomini corrono quotidianamente per garantire la legalità e la sicurezza del nostro territorio. Sono al loro fianco. gli atti di violenza contro le forze dell’ordine sono inaccettabili. Non possiamo e non dobbiamo tollerare attacchi a chi lavora per tutelare i nostri mari e la nostra sicurezza». De Nisi sottolinea il ruolo cruciale svolto dalla Guardia Costiera, che opera instancabilmente per contrastare i reati ambientali e la pesca illegale, spesso in condizioni di estrema difficoltà. «L’aggressione di oggi non è solo un attacco a due uomini in divisa, ma un’offesa all’intera comunità che si fonda sul rispetto delle regole», aggiunge il consigliere. «Porgo la mia vicinanza e l’augurio di una pronta guarigione ai due agenti feriti –  conclude De Nisi –  Continuerò a sostenere con forza il lavoro di tutte le forze dell’ordine, affinché la legalità e la giustizia possano sempre prevalere». (ma.ru.)

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