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bilancio di fine agosto

Turismo, Palmi punta su qualità, sostenibilità e unicità

La città è ancora lontana da fenomeni come overtourism e rincari. Per l’assessore al Turismo, però, servono investimenti e soluzioni mirate

Pubblicato il: 25/08/2025 – 14:13
di Antonino Casadonte
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Turismo, Palmi punta su qualità, sostenibilità e unicità

PALMI L’ultima domenica di agosto si avvicina. A Palmi, l’anno scorso di questi tempi, c’era fermento e trepidazione per la Festa della Varia, ma l’edizione 2025 non ci sarà e questo di per sé ha già avuto i suoi effetti, con le dimissioni del Cda della Fondazione. Tuttavia, l’estate palmese è andata avanti anche senza il suo Patrimonio Unesco, tra serate dedicate alla cultura e allo spettacolo, la riapertura della Casa Leonida Repaci, i lavori per la riqualificazione del Lungomare. Il tutto con l’obiettivo di rendere la città più attrattiva agli occhi di chi viene da fuori.

Le parole dell’assessore al Turismo

I risultati, in effetti, ci sono stati, come dichiara al Corriere della Calabria l’assessore al Turismo e allo Sport della città, Giuseppe Magazzù: «Le presenze turistiche a Palmi sono equiparate a quelle dell’anno scorso e, in qualche caso, si registra anche un aumento». Fenomeni come l’overtourism e il caro ombrelloni, che hanno suscitato polemiche in numerose località d’Italia, non hanno comunque interessato la città: «Per quanto riguarda la questione dei rincari, come quelli relativi agli ombrelloni, – afferma Magazzù – Palmi non ne ha risentito, anche grazie a un accordo con gli operatori economici, che ha permesso di tenere i costi sotto una determinata soglia: ad esempio, il noleggio di un ombrellone compreso dei lettini alla Tonnara va dai 12 a un massimo di 20 euro, ben al di sotto delle cifre che si pagano in altre località simili. Palmi – aggiunge l’assessore – viene richiesta come meta turistica per la qualità della vita e non è interessata dal turismo di massa, ma piuttosto da un turismo esperienziale, che si muove dal fronte ambientale e quello storico, mantenendo un’offerta abbastanza ampia».

Le criticità da risolvere

Nonostante questo, restano alcune criticità da risolvere, soprattutto sul piano dell’offerta turistica: «Purtroppo – ammette Magazzù – è un prezzo che paghiamo e che ereditiamo dal passato, quando sono mancate azioni atte a favorire l’investimento sul turismo. Palmi è una città che come vocazione dovrebbe e potrebbe, potenzialmente, vivere di turismo, ma in realtà si è puntato poco su questo aspetto. Tra le zone più appetibili come la Tonnara di Palmi – evidenzia -, ritroviamo una presenza massiccia di strutture destinate al residenziale privato, mentre poco spazio viene dato alle attività ricettive. Questo rappresenta un grave gap, che influisce negativamente sullo sviluppo turistico del territorio».

Soluzioni e strategie

L’Amministrazione comunale negli ultimi anni sta pensando a diverse strategie e soluzioni per aumentare il fascino turistico di Palmi: «Con la revisione del nuovo PSC – spiega Magazzù – stiamo individuando delle aree che saranno destinate propriamente all’attività ricettiva, per poter dare nuovo slancio al turismo. Bisogna trovare nuove soluzioni che possano incrementare l’attività nel territorio e la riqualificazione del lungomare, ad esempio, va in questa direzione. Altro aspetto importante – prosegue – è la promozione del territorio. Palmi, pur avendo questa vocazione turistica, non possedeva un portale di promozione, che noi abbiamo creato: si chiama “Palmi Viva” e dà la visione a 360 gradi di quello che offre il territorio e di come un turista può muoversi, il tutto gratuitamente».

«Serve visione turistica a 360°». E c’è un’ottima notizia riguardante l’Ulivarella

Il concetto di visione turistica, però, non riguarda solamente lo splendido mare palmese, cuore della Costa Viola: «Deve esserci una visione totale – sottolinea Magazzù – e in questo rientra il protocollo di intesa che abbiamo siglato con Ferrovie della Calabria: i treni regionali fermeranno appositamente a Palmi per far visitare ai passeggeri il percorso del Tracciolino, il Sentiero Leonida Repaci, il Parco dei Tauriani, Sant’Elia, ma anche per poter degustare i nostri piatti tipici. Si tratta di un servizio che facciamo in collaborazione con Ferrovie della Calabria e con la nostra PPM (Piana Palmi Multiservizi), che attraverso il servizio navetta consente ai turisti di spostarsi sul territorio». Infine, l’assessore annuncia un’altra ottima notizia per la Palmi turistica: «Dopo un lungo travaglio, si sta per concludere un percorso che abbiamo intrapreso e stiamo portando avanti con l’Università di Catania, con il Dipartimento di Geologia e Geofisica, e che riguarda lo Scoglio dell’Ulivarella: è stato infatti iscritto dall’ISPRA nella sezione “Geosito di interesse nazionale”. Un risultato straordinario – conclude Magazzù -, perché lo Scoglio diventerà attrattiva turistica anche più “tecnica”, verrà messa sotto tutela della Regione Calabria e rappresenterà un plus importante per Palmi».

Il parere di chi promuove il territorio: «A Palmi turismo di qualità e alto spendente»

C’è poi il parere di chi con i turisti è a contatto quasi ogni giorno. Ristoratori, imprenditori turistici e anche promotori del territorio, come Eugenio Crea, che ai nostri microfoni fa un’analisi di quella che è stata la stagione estiva a Palmi, offrendo spunti interessanti per riflessioni ed eventuali miglioramenti nel futuro: «Complessivamente è stata una buona estate – dichiara Crea -, sia in termini di affluenza, sia di numero di eventi. Se vogliamo trovare degli spunti di riflessione e delle prospettive migliorative, però, penso innanzitutto che il programma estivo debba iniziare almeno da giugno, non concentrando tutti gli eventi solamente ad agosto. Non bisogna aspettarsi, poi, che gli stessi eventi vengano organizzati solo dall’ente comunale, è un errore proprio di impostazione: sarebbe ideale una sinergia fra pubblico e privati». Da Crea lo spunto su quale deve essere la strada da seguire: «Bisogna puntare su un turismo di qualità – sostiene – perché la vocazione di Palmi è quella di un turismo legato ai servizi, ai congressi, al trekking, alle spiagge isolate e belle. Io ho avuto modo di interfacciarmi con tante persone che chiedono di spiagge esclusive, affacci dove poter godere un bel tramonto. Quindi non si tratta di un turismo di massa, ma tendenzialmente alto spendente. Serve in sintesi – conclude Crea – una programmazione che parta già dall’autunno 2025 per l’estate del 2026, con o senza Varia, organizzando una serie di eventi, non necessariamente grandi, che possano esaltare il territorio, cornice ideale per qualsiasi tipo di manifestazione».

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