«Sanità e lavoro», niente sinistra né partiti e politica. Tutte le parole di Pasquale Tridico – IL PROGRAMMA
Tra le pieghe del “manifesto” del candidato del campo largo. Reddito e aree interne tra i termini più ricorrenti. E spuntano i droni anti-incendi

COSENZA Né sinistra né Occhiuto, né riferimenti ai partiti e persino la parola Politica ricorre solo 7 volte nelle 28 pagine del programma di Pasquale Tridico. «Molte cose scritte lì – ha tuonato stamattina Occhiuto – noi le abbiamo già fatte» e tra tutte spiccano i droni per contrastare gli incendi: poco più di un mese fa i grillini di Calabria incalzavano il governatore su che fine avessero fatto nella gestione dell’emergenza.
Le parole d’ordine
A parte questo, sono 10 i punti del programma che il campo largo ha presentato ieri a Catanzaro: Sanità; Imprese, sviluppo industriale e innovazione digitale; Lavoro, welfare, diritti sociali e terzo settore; Trasporti e infrastrutture; Turismo, pesca e agricoltura; Fondi europei e Pnrr; Aree interne; Ambiente, acqua ed energia; Istruzione, università, culture e sport; Legalità, governance, istituzioni ed autonomia.
Molte di queste parole ricorrono più di altre: l’ambito sanitario ricorre per 30 volte, il lavoro 27, le aree interne – cavallo di battaglia del Pd calabrese su input di Roma – ben 18, l’innovazione 13 e il reddito – sia esso di dignità, minimo o energetico – 10.
Nessuna menzione né per i partiti né per la sinistra e suoi aggregati, la parola Politica ricorre solo 7 volte come a rivendicare una candidatura tecnica che guarda alla società civile e ai movimenti mentre il Pnrr viene evocato solo 5 volte contando anche le due volte in cui l’acronimo del Piano nazionale di ripresa e resilienza è scritto in maniera errata (Pnnr) nei punti più visibili ovvero nel sommario a inizio opuscolo e nel relativo titolo a pagina 15.
I contenuti
Appena dopo la sanità, priorità per la squadra di Tridico anche per come ribadito in questo primo scorcio di campagna elettorale, grande protagonismo dunque per il Reddito di dignità regionale, «a sostegno di chi si trova in difficoltà economica e non percepisce l’ADI (l’assegno di inclusione), per garantire sicurezza e inclusione, con un forte orientamento alle politiche attive e alla presa in carico anche dei Comuni e del terzo settore per lavori di utilità sociale, utilizzando anche risorse del fondo sociale europeo. Verranno mobilitati investimenti per il recupero del patrimonio archeologico, culturale e dei borghi delle aree interne, coinvolgendo direttamente i beneficiari del reddito di dignità, che non trovano lavoro, in attività di valorizzazione e tutela del territorio». Concetti rivendicati e ribaditi proprio oggi dall’ex premier Giuseppe Conte in Campania per sostenere la candidatura alla presidenza di Roberto Fico.
A proposito di imprese, sviluppo e innovazione Tridico immagina la «realizzazione di aree industriali attrattive, con particolare attenzione a Gioia Tauro e Corigliano-Rossano, dotate di infrastrutture collegate ai porti per favorire la logistica integrata, l’intermodalità e collegamenti rapidi con gli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria». Corigliano-Rossano, area di provenienza di Tridico, torna anche alla voce Cultura a proposito della «istituzione di tre poli tecnologico-formativi» (gli altri due a Crotone e Vibo Valentia).
In ambito sanitario, il primo punto in elenco è «la fine del commissariamento della sanità entro 6 mesi, per restituire autonomia e gestione regionale», poi «l’avvio di un’interlocuzione istituzionale con il Governo per la rinegoziazione del debito sanitario pregresso della Regione Calabria, con l’obiettivo di rimodulare i termini di rientro e alleggerire l’impatto sul bilancio regionale» una «operazione (…) finalizzata a liberare risorse da reinvestire nel rafforzamento strutturale del sistema sanitario pubblico, migliorando l’erogazione dei servizi, l’efficienza organizzativa e l’equità territoriale»; ma anche il «superamento dell’esperienza fallimentare dell’Azienda Zero, promuovendo un modello organizzativo efficace, trasparente e orientato ai risultati per garantire servizi sanitari di qualità e rispondere alle reali esigenze dei cittadini».
Trasporti, aree interne e ambiente
Tra gli obiettivi in caso di elezione alla guida della Cittadella anche un «nuovo Patto per la Mobilità con fondi certi e cronoprogramma vincolante, per progetti concreti e monitorabili, integrato con un Piano regionale dei trasporti volto a rafforzare la rete del trasporto pubblico e ferroviario e a collegare direttamente gli hub principali della regione, come aeroporti e stazioni ferroviarie, garantendo spostamenti più efficienti, integrati e sostenibili».
Nel capitolo aree interne ma tra le misure di welfare spicca la «fiscalità di vantaggio per chi vive lavora e fa impresa nelle aree interne» mentre in tema ambientale – storicamente un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle fin dalla sua nascita – il «Piano regionale di bonifiche e gestione sostenibile dei rifiuti, volto a garantire territori puliti, tutela della salute pubblica e salvaguardia ambientale. Particolare attenzione al caso Crotone e alla bonifica del SIN, con valutazione della possibile deroga alla normativa europea (2024/1157, art. 4.1) sul divieto di smaltimento dei rifiuti all’estero, considerando la delicatezza del contesto e l’impatto che eventuali ritardi nella bonifica potrebbero avere sui cittadini».
Legalità e regionalismo
Infine la legalità, con l’idea di una «task force contro le infiltrazioni mafiose per promuovere la trasparenza negli appalti e garantire la correttezza e la sicurezza nei cantieri e negli investimenti pubblici» mentre nel ridisegno istituzionale Tridico – immaginando un nuovo federalismo meridionale tra i presidenti di centrosinistra – lancia l’idea di una «Commissione regionale per la riforma del regionalismo calabrese, un percorso partecipato che coinvolga Università, Sindaci, Autonomie locali, parti sociali e Cittadini, con il contributo di esperienze e buone pratiche provenienti da altre regioni italiane, per valutare la sostenibilità dei circa 400 comuni calabresi e proporre soluzioni di riorganizzazione istituzionale capaci di rafforzare efficienza, servizi pubblici e rappresentanza democratica». (redazione@corrierecal.it)
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