Record di container e il polo della siderurgia green: il nuovo corso del porto di Gioia Tauro
Su “Il Sole 24 Ore” un focus sull’infrastruttura gioiese e si programmi del neo commissario Piacenza. «Daremo continuità alla crescita di una infrastruttura all’avanguardia»

LAMEZIA TERME Per il 2025 la stima è di 4,3 milioni di Teus, «per il 2029 calcoliamo che la movimentazione dei container toccherà i 7 milioni di Teus»: lo afferma Paolo Piacenza, nuovo commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, in un servizio de “Il Sole 24 Ore” sul porto di Gioia Tauro, uno dei principali porti di transhipment del Mediterrane grazie anche agli investimenti dei terminalisti (in primis Mct del Gruppo Msc di Gianluigi Aponte) e della stessa Autorità portuale, e a fondi europei, regionali e ministeriali. «Daremo continuità alla crescita di una infrastruttura all’avanguardia, con una inappuntabile organizzazione e numeri da record», aggiunge Piacenza. Piacenza, segretario generale del porto di Genova, manterrà l’incarico in Liguria ma si dedicherà alla Calabria «non solo per sostenere Gioia Tauro nella sua crescita, incrementando l’intermodalità, la diversificazione di servizi e attività, spingendo sulla digitalizzazione, la sostenibilità, ma anche per dare al porto prospettive sempre più internazionali e una maggiore incidenza sul territorio». Partendo da uno studio sulla relazione tra la città e l’infrastruttura, su investimenti e occupazione: «Lo scalo calabrese – dice – deve diventare centro di sviluppo locale». La prima mossa sarà l’approvazione del documento di Pianificazione strategica di Sistema portuale, «in considerazione dei suoi grandi spazi – aggiunge Piacenza – il porto si prepara a diventare un polo logistico per la costruzione del Ponte sullo Stretto». Non solo – ricorda “Il Sole 24 Ore” – è stato giudicato idoneo a diventare la nuova Ilva Verde: al suo interno sarà possibile realizzare il polo Dri, Direct Reduced Iron, che dovrà garantire l’approvvigionamento dei materiali che alimentano i nuovi forni della siderurgia green. Fra le sfide più grandi, quella della valorizzazione degli spazi del vasto retroporto: mille ettari, di cui solo una piccola parte dell’Autorità ma che complessivamente – afferma il commissario parlando con “Il Sole 24 Ore” – all’interno della Zes unica possono rappresentare una svolta vera per il territorio. E il porto un catalizzatore di investimenti anche manifatturieri». (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato