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l’iniziativa

Confronto Altems all’Università di Catanzaro: prove di sanità “partecipata” in Calabria

Importante momento di riflessione all’incontro promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Pubblicato il: 23/09/2025 – 18:39
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Confronto Altems all’Università di Catanzaro: prove di sanità “partecipata” in Calabria

CATANZARO Fare rete tra le istituzioni, fare rete tra le associazioni, e poi fare rete tutti insieme perché è necessario il gioco di squadra e non ci sono controparti ma sono tutti dalla stessa parte.AllUniversità di Catanzaro prove di “sanità partecipata” in Calabria grazie all’incontro – il cui titolo era appunto “La sanità partecipata in Regione Calabria” – promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: sulla scorta di precedenti e positive esperienze in altre regioni Altems, attraverso il Laboratorio di Patient Advocacy (Pal) ha organizzato questo incontro per aprire e/o rafforzare il dialogo tra associazioni di pazienti e cittadini impegnati in sanità e amministrazioni regionali, con l’obiettivo di favorire forme di Sanità Partecipata.  Il primo incontro regionale in Calabria ha così coinvolto attivamente le associazioni di tutela dei pazienti e dei loro familiari nella programmazione e valutazione dei servizi sanitari regionali. L’evento regionale ha avuto come momento il “Diabete e l’Equità di accesso alle cure e alle tecnologie” attraverso un confronto tra associazioni dei pazienti con diabete, amministrazione regionale e diabetologi, finalizzato alla costruzione di una road map condivisa per una sanità partecipata dei pazienti con diabete.

Il convegno

Il dato di sintesi che è emerso dalla giornata all’Umg di Catanzaro è quello che è sempre più necessario un gioco di squadra per superare le criticità nella sanità in generale e per avvicinare sempre di più le istituzioni ai cittadini, mettendo sempre al centro dell’attenzione e delle priorità la salute, la dignità e la cura della persona, l’umanizzazione delle cure e l’equo accesso alle cure stesse. L’obiettivo dei partecipanti è quello di attivare anche un Calabria un gruppo di lavoro, una sorta di Consulta permanente che si fondi su una sempre più stretta condivisione e su un sempre più fitto dialogo tra istituzioni e associazioni. “Dopo oggi noi non ce ne andiamo dalla Calabria”, ha detto al termine Teresa Petrangolini, direttore del Patient Avocacy Lab di Altems, tirando le fila del confronto e sottolineando come l’obiettivo sarà proseguire in questo percorso “partecipato” e virtuoso nella regione anche in futuro. A rendere ancora più significativo l’incontro promosso da Altems, e moderato dal giornalista del Corriere della Calabria Antonio Cantisani, anche l’alta qualità degli interventi, tra cui quali l’intervento del Rettore dell’Umg di Catanzaro, Giovanni Cuda, del commissario dell’Asp di Catanzaro, il generale Antonio Battistini, il direttore sanitario di Azienda Zero, Domenico Minniti, Concetta Irace Uoc Malattie del metabolismo e Centro di riferimento per lo studio delle complicanze del diabete, Azienda Universitaria R. Dulbecco, Catanzaro, Federica Morandi, Direttrice programmi formativi e di ricerca Altems. Importanti spunti di riflessione, corredati anche da dati e proposte, sono poi arrivati da Cittadinanza Attiva con Saverio La Bruna, e Comunità competente con Giacomina Durante. Di grande impatto poi le testimonianze che hanno caratterizzato il secondo panel dell’incontro, dal titolo “Diabete, partecipazione ed equità di accesso alle tecnologie”: quelle di Raffaella Caminiti, presidente Agd Pediatrici Deborah Ferraina, presidente di Aniad, Martina Maura, presidente di Abcdiabete, e Gabriella Violi, Associazione adulti con diabete. Sono stati tutti loro i protagonisti di un confronto che ha gettato le basi per la sanità partecipata in Calabria. (redazione@corrierecal.it)

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