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Il festival Dialog e la necessità di aprire i libri

La riflessione di Franco Crinò, vicesindaco di Casignana, sull’importanza della lettura in virtù di quanto realizzato nell’ambito dell’evento. Le prime anticipazioni sulla prossima edizione

Pubblicato il: 03/10/2025 – 15:55
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Il festival Dialog e la necessità di aprire i libri

«Quattro i libri presentati nella seconda Edizione del Dialog Festival di Casignana: La città del perdono – Santi, artisti e briganti nei Giubilei di Marco Roncalli; Giornalisti robot? di Domenico Talia; Il vino, la storia le storie dalla Bibbia all’Intelligenza artificiale di Francesco Maria Spanò; Il merito, il bisogno e il grande tumulto di Claudio Martelli. Nelle pagine di quest’ultimo è appuntato che il 60% degli italiani non ha mai aperto un libro; altrettanto drastico Andrea Camilleri, che specifica che 25 milioni sono quelli che non ne hanno mai iniziato o completato uno»: inizia così la riflessione di Franco Crinò, vicesindaco di Casignana.

Tre fattori e una scelta

«Va sanata questa “piaga” e dobbiamo sapere – per Pietrangelo Buttafuoco – perché questo accade. I termosifoni, si è colpa dei termosifoni: li abbiamo in tutti gli ambienti. Quando si usava il caminetto c’era solo quello in casa, o in cucina o nella stanza di pranzo, e lì accanto provavi piacere a leggere, prima di affrontare il freddo delle altre stanze. Il secondo fattore di… deterrenza: nei tempi moderni si esce di più la sera e si resta di meno in casa a leggere. Terzo fattore che allontana dalla lettura sono la radio e la tv, più comodi per l’accesso alle notizie. Si preferiscono» argomenta Crinò.
«Scrivere libri e leggerli può salvare l’uomo o forse no, certamente lo racconta, lo fa riconoscere.
Abbiamo scelto i libri badando ai temi, non solo agli autori. Quanto sapevamo di una storia prima di leggerne un libro? Un libro che rimane sul tavolo, che non leggi, crea un insieme di curiosità e inerzia, di dinamismo per quanto ti farà svegliare, di immobilismo per quanto te lo farà ignorare».

Perché non si può restare digiuni di libri

«E se si va alla ricerca delle verità: anche (soprattutto) in politica non si può restare digiuni di letture. Di ogni posizione. “Tenere conto del potere delle parole e avvertire il dovere di usarle responsabilmente per dire, in forme e contesti diversi, la verità”. Così scrive Gianrico Carofiglio. Vale per tutti» conclude Crinò, anticipando qualche ospite della prossima edizione di Dialog Festival: «Andiamo avanti in questo percorso : nelle splendide location della Villa Romana, del Borgo Antico, della Piazza XXI Settembre, così ribattezzata in onore dei martiri del 1922, organizzeremo altri appuntamenti con prestigiosi scrittori, abbiamo già la disponibilità di Marcello Veneziani, Piero Marrazzo, Mimmo Gangemi…».

In copertina Franco Crinò (foto Giuseppe Vottari)

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