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Smartphone a scuola, gli insegnanti scelgono un approccio soft

Secondo Skuola.net oltre 1 su 2 può continuare a tenere il telefono in classe

Pubblicato il: 05/10/2025 – 6:59
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Smartphone a scuola, gli insegnanti scelgono un approccio soft

ROMA Smartphone chiusi a chiave negli armadietti, riposti in scatole apposite o ‘confiscati’ dal personale scolastico all’ingresso? Nulla di tutto ciò: per applicare il divieto d’uso dei device personali – da quest’anno allargato a tutti gli alunni di ogni ordine e grado – le scuole stanno scegliendo, al momento, soprattutto la linea ‘morbida’. Secondo un sondaggio di Skuola.net – che ha visto la partecipazione di 1.000 ragazze e ragazzi di scuole medie e superiori – oltre 1 su 2 può, infatti, continuare a tenere il telefono con sé in classe, purché questo venga spento e riposto a debita distanza. Non mancano, comunque, le strategie più rigorose, seppur minoritarie. In ogni caso, a prescindere dal sistema adottato, molto spesso l’obiettivo di focalizzare l’attenzione degli studenti non viene comunque raggiunto, visto che circa 1 intervistato su 3 racconta che nella propria classe una buona parte degli alunni continua a usare il telefono per scopi personali, in barba a ogni regola. E i trasgressori potrebbero essere ancora di più, nascosti dietro infrazioni quotidiane difficili da intercettare. Tornando alla ‘stretta’ sugli smartphone e alla loro effettiva attuazione, complice l’autonomia scolastica, ogni istituto ha avuto la possibilità di gestire la situazione con diversi gradi di severità. Per quasi tutti gli studenti, però, non si è trattata di una novità assoluta, e forse anche per questo hanno saputo prendere le dovute contromisure: nel 31% dei casi, infatti, il divieto era già in vigore lo scorso anno; mentre per oltre la metà (52%) la regola esisteva ma quest’anno l’applicazione è diventata più severa. Solo il 17% parla di un cambiamento vero e proprio, senza precedenti.

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