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regionali 2025

La prova di forza di Occhiuto. Il boom di FI. Fratelli d’Italia stenta. “Zoccolo duro” Pd

I dati di sintesi delle elezioni. Calabria sempre roccaforte azzurra. Non soffia forte il vento della Meloni. Nel campo largo meglio la lista Tridico Presidente del M5S

Pubblicato il: 07/10/2025 – 1:02
di Antonio Cantisani
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La prova di forza di Occhiuto. Il boom di FI. Fratelli d’Italia stenta. “Zoccolo duro” Pd

LAMEZIA TERME La prova di forza di Roberto Occhiuto, che sfonda anche con la lista che porta il suo nome, il boom di Forza Italia che vale il 30% tra lista ufficiale – la più votata in assoluto – e liste in orbita azzurra, Fratelli d’Italia non decolla e fondamentalmente delude, la Lega “tiene”. Dall’altro versante il Pd sostanzialmente in linea con il suo trend in Calabria, mentre la lista Tridico Presidente alla fine va meglio del Movimento 5 Stelle. In estrema sintesi, questo il quadro politico che viene consegnato dalle Regionali 2025 quando ormai lo scrutinio è quasi terminato.

Centrodestra

La Calabria insomma si conferma “zoccolo duro” del centrodestra, anche grazie a liste e a candidati oggettivamente molto forti, e si conferma soprattutto “roccaforte” e “cassaforte” elettorale di Forza Italia, che riscontra un dato straordinario che non ha praticamente precedenti su scala nazionale, a conferma del radicamento degli azzurri, e la leadership di Occhiuto, anch’egli proiettato su uno scenario chiaramente nazionale dopo aver riportato oltre il 57% (nella foto in copertina Occhiuto con i figli al “quartier generale” della coalizione a Gizzeria): Forza Italia chiude al 18% e Occhiuto Presidente a oltre il 12%, per un tetto complessivo del 30%. Per Fratelli d’Italia invece queste Regionali non si trasformano nel bagno di consensi che pure diversi analisti avevano preventivato, sulla scorta dell’”onda lunga” del trend costantemente altissimo della premier Giorgia Meloni: FdI rispetto alle Regionali di quattro anni fa si migliora di qualche punto ma stavolta raggranella un 11,6% che è chiaramente molto sottodimensionato rispetto alle attese dei meloniani, la cui lista è al tirar delle somme la terza nella coalizione di centrodestra, nonostante lo spiegamento di forze in campagna elettorale e la candidatura del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. “Vittoria di Pirro” per FdI il fatto di aver evitato anche il sorpasso della Lega, quarto partito della coalizione: anche per Salvini lo spiegamento di forze in campagna elettorale alla fine ha pagato relativamente, ma il 9,4% alla fine è un risultato in linea con il trend degli ultimi anni in Calabria (ed è comunque superiore al dato del 2021). Bene nel centrodestra Noi Moderati, che è sulla soglia del quorum con un risultato che alla viglia non era affatto scontato.

Centrosinistra

Nel centrosinistra che sosteneva Pasquale Tridico (per lui il 41,7%) ancora una volta perdente, anche nella sua configurazione del campo largo, alla fine il Partito Democratico raggiunge un 13,6% che migliora di poco il precedente del 2021, a conferma del fatto che anche i democrat in Calabria hanno uno “zoccolo duro” che viaggia in modo abbastanza costante e si confermano il partito più votato del fronte progressista. Il Movimento 5 Stelle invece conferma i soliti limiti di radicamento territoriale, emersi già nelle due precedenti regionali del 2020 e del 2021 non discostandosi praticamente dal 6% del passato: per il partito di Giuseppe Conte evidentemente la candidatura di Pasquale Tridico non è stata un valore aggiunto, se è vero che invece la lista del candidato presidente è stata la seconda più votata del campo largo con il 7,55%. Supera il quorum e anche qui non era scontato, il laboratorio moderato-centrista-renziano-socialista “Casa Riformista”. Deludente invece, almeno in raffronto alle previsioni della vigilia, Alleanza Verdi Sinistra, che sfiora il quorum pagando anche probabilmente l’uscita dalle liste, perché non candidabile, di Mimmo Lucano. (redazione@corrierecal.it)

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