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L’attesa della proclamazione e le dinamiche politiche. Il “gioco ad incastri” della Giunta

Il governatore Occhiuto concentrato su priorità programmatiche come sanità ed Europa. L’incontro con Fitto. Ma il dossier Giunta è già aperto: ecco le ipotesi in campo

Pubblicato il: 15/10/2025 – 18:17
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L’attesa della proclamazione e le dinamiche politiche. Il “gioco ad incastri” della Giunta

LAMEZIA TERME Per il momento le priorità del presidente della Regione Roberto Occhiuto sono essenzialmente programmatiche, quelle che hanno richiesto una prima tappa a Roma – l’uscita della sanità dal commissariamento – e in queste ore anche la prima “missione” a Bruxelles per parlare di fondi europei e politiche di coesione, due significativi “forzieri” per la Calabria. Il capitolo Giunta invece è aperto ma ancora embroniale, e non potrebbe essere diversamente, perché vanno ancora consumati passaggi “tecnici” – la proclamazione degli eletti – e passaggi “politici”, cioè le interlocuzioni con i leader dei partiti alleati, che sono quelli nazionali per intendersi.

L’attesa della proclamazione

Decisiva resta la questione della proclamazione degli eletti, strettamente legata alla vicenda dei due seggi di Noi Moderati. La Corte d’Appello di Catanzaro, anche in seguito alle istanze presentate da alcuni candidati non eletti secondo l’elaborazione del portale Eligendo del Viminale – tra loro Michele Comito (Occhiuto Presidente), Giusy Iemma (Pd) e Francesco De Nisi (Casa Riformista) – potrebbe procedere con la proclamazione ufficiale, decidendo sul nodo interpretativo legato ai cosiddetti “voti validi”. Come gia scritto dal Corriere della Calabria, infatti, il sistema di Eligendo si basa solo sui voti espressi per le liste, mentre la legge elettorale regionale considera validi tutti i voti correttamente espressi.

Le ipotesi in campo

Ci sono poi i passaggi “politici” per Occhiuto e anche qui è ovviamente ancora un “work in progress”. Per il governatore e vicesegretario di Forza Italia, la composizione della squadra di governo è un “gioco di incastri”, uno step che ovviamente incrocia tanti dossier e soprattutto deve considerare diversi equilibri: quelli all’interno della coalizione di centrodestra e dei singoli partiti di centrodestra, quelli territoriali e l’equilibrio di genere, quest’ultimo tradotto nel 30% almeno di “quote” in Giunta da riservare alle donne. Ci sono però punti certi, come anticipato dal Corriere della Calabria. Anzitutto, la prima Giunta dell’Occhiuto bis sarà a 7 per poi diventare a 9 con la presa d’atto della norma nazionale che ha ampliato il numero di assessori nominabili nelle Regioni sotto i due milioni di abitanti. Andrà adeguato lo Statuto della Regione ma dalla maggioranza fanno intendere che la proposta di modifica statutaria avrà una corsia preferenziale (massimo a gennaio, insomma, la previsione della Giunta a 9 potrebbe essere concretizzata). Altri punti fermi: le riconferme in Giunta di due assessori uscenti “ultra”-premiati dalle urne anche per il lavoro fatto nella passata legislatura, Gianluca Gallo (Forza Italia) e Giovanni Calabrese (Fratelli d’Italia). Altro punto fermo come new entry in Giunta è ritenuto poi Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente), anch’egli tra i più votati in assoluto alle Regionali. In tanti poi danno come praticamente chiusa anche un’altra casella che si lega alla Giunta in termini numerici, la presidenza del Consiglio regionale, con la riconferma di Filippo Mancuso (Lega). Poi, ancora quadro fluido. Anzitutto, la distribuzione tra i partiti. Secondo i “bene informati” uno schema di massima prevederebbe tre postazioni in Giunta tra Forza Italia e Occhiuto Presidente, due a FdI (con la vicepresidenza), uno alla Lega e uno a Noi Moderati (se Noi Moderati ovviamente mantiene i due seggi). Trova sempre più riscontri inoltre l’indiscrezione della riconferma in Giunta dell’assessore uscente al Bilancio, Marcello Minenna, “grand commis” molto ascoltato a Roma di cui Occhiuto non sarebbe assolutamente intenzionato a privarsi. Un secondo schema di massima invece registrerebbe rispetto al primo una piccola variazione, con la presidenza del Consiglio regionale che potrebbe andare a Fratelli d’Italia o alla stessa Forza Italia e un posto in più nell’esecutivo per il Carroccio. Quanto alle “quote rosa”, diversi i profili di “papabili”: Rosaria Succurro (Occhiuto Presidente), Pasqualina Straface (Forza Italia) e Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia), ma non si escludono apporti esterni.

La “partita” delle Comunali (Reggio in primis)

Alla partita della Giunta e del Consiglio però si intreccerebbero – spiegano gli analisti – anche altre partite, come quelle delle future elezioni comunali in programma nel 2026 in importanti centri della regione, Reggio Calabria in primis. Fonti accreditate sostengono che il coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro avrà sicuramente un “occhio di riguardo” (si fa il nome di Cetty Scarcella, prima dei non eletti in Fi nella circoscrizione sud, come possibile indicazione per la Giunta, ma in gioco potrebbe entrare anche la presidenza di Palazzo Campanella). In ottica Amministrative reggine però ci sarebbero anche le aspettative della Lega dopo il buon successo in città grazie al supporto dell’ex governatore ed ex sindaco Peppe Scopelliti, molto in asse con i leader del Carroccio, anzitutto con Claudio Durigon: per questo si parla di un possibile ingresso in Giunta di un altro “signore delle preferenze”, Giuseppe Mattiani, il più votato in assoluto nella Lega, in modo da consentire l’ingresso in Consiglio regionale di Francesco Sarica (che peraltro secondo diverse fonti sarebbe un nome “spendibile” anche per l’esecutivo). Insomma, la “piazza” di Reggio Calabria è forse quella che maggiormente può infuocare questa fase delle trattative a livello regionale. Ma si vedrà. Non resta comunque che aspettare la proclamazione degli eletti e soprattutto l’evoluzione delle trattative, soprattutto romane, del governatore Occhiuto.

L’incontro con Fitto

Trattative che entreranno ancora più nel vivo al rientro di Occhiuto da Bruxelles. Per il rieletto presidente della Regione una “missione” operativa, caratterizzata soprattutto – come anticipato – da un incontro con il vicepresidente della Commissione, e commissario per le politiche di coesione, Raffaele Fitto. «Abbiamo discusso delle opportunità strategiche legate alla revisione della politica di coesione e al nuovo bilancio europeo», ha scritto Fitto sui social. (a. cant.)

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